sabato 7 aprile 2012

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Cresce l'onda della rete, si avvicina il 14 aprile, l'attenzione volge su Parma, per la manifestazione nazionale contro gli inceneritori.
Parma che nasconde i suoi assurdi, le sue contraddizioni.
Parma che non può sottrarsi all'occhio vigile del mondo digitale.
Che oggi ha sfornato un nuovo clip che sta iniziando a girare sul web, di sito in sito, di pagina in pagina, di monitor in monitor. ( http://tinyurl.com/14aprile )



E' il contrappasso per il giornale unico, per l'overdose di manifesti elettorali che con orwelliana memoria hanno occupato il territorio, guardoni che appaiono ovunque, alcuni pure da celare ai bambini, tanto incutono plumbei futuri prossimi.
Si avvicina il secondo raduno nazionale del popolo che dice no all'inquinamento, ma che anche propone soluzioni, fattibili ora, per prendersi direttamente le responsabilità di quello che si dice.
Si contano i giorni https://sites.google.com/site/ambienteparma2012/home , oggi ne mancano 7, e ci si prepara al grande sabato in cui la nostra città vivrà ancora una volta un evento di cittadinanza attiva e responsabile, che è capace di approfondire i problemi e far emergere le storture e indicare le soluzioni.

A Parma non mancano gli esempi di senso perduto, nonostante le evidenti ed efficaci (sempre meno) sordine.
Un territorio che sul proprio suolo ha fondato le sue fortune, ma che continua a minacciarlo e consumarlo, cercando sempre di celare, nascondere.
C'è un disegno, inconfessabile, che è ormai nudo.
Lastricare ogni lembo di terra parmigiana di cemento e tondini, per dar modo a pochi di far gonfiare i portafogli.
Oggi cresce a Ugozzolo il camino dei veleni, ma il mondo sta andando da un'altra parte.

Associazione Gestione Corretta Rifiuti e Risorse di Parma - GCR

Parma, 7 aprile 2012

Sono passati
677 giorni dalla richiesta a Iren del Piano Economico Finanziario dell'inceneritore di Parma

Mancherebbero
29 giorni all'accensione del forno, se ancora lo si farà


Dal 1° maggio 2012 piatti e bicchieri di plastica potranno essere conferiti nella raccolta differenziata della plastica grazie a nuovi accordi ANCI-CONAI

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