L'Associazione Gestione Corretta Rifiuti e Risorse di Parma - GCR - dal 2006 si è mossa per impedire la costruzione di un nuovo inceneritore a Parma, a 4 km da piazza Duomo, a fianco di Barilla e Chiesi, Ikea e ParmaRetail. Un mostro che brucerà 130 mila tonnellate di rifiuti all'anno e che inquinerà il nostro territorio per il futuro a venire.
sabato 7 aprile 2012
Il sabato, al villaggio Parma
ovvero San Bartolomeo XV
Il mercato dello spreco, anche alla vigilia della Pasqua, è in piazzale San Bartolomeo.
E sono quindici le istantanee che abbiamo immortalato per dipingere un quadro sempre uguale a se stesso.
Non sono servite le denunce alle autorità competenti, nullo l'effetto su amministrazione locale e gestore del servizio di raccolta dei rifiuti, e infine alcun risultato è giunto dall'interpellare i candidati sindaco chiedendo loro un impegno per la soluzione del caso.
Ogni giorno della settimana si svolge questo spettacolo in ogni angolo di città dove è i corso un mercato.
Gli imballaggi vergini scartato durante le mattinate vengono gettati nell'indifferenziato e prendono la strada della discarica, o dell'inceneritore.
A guadagnare da questa situazione è ovviamente il gestore, che incassa per ogni tonnellata di rifiuto smaltito 164 euro.
Chi ci perde siamo noi, a cui verranno addebitate queste spese.
Chi ci perde sono le casse dei comuni, che invece di incamerare i contributi dei consorzi del riciclo, che pagano le amministrazioni locali in base alle quantità dei materiali riciclati.
La presa in giro consiste nel fatto che questi costi si moltiplicano più volte.
Mancato contributo Conai per carta, plastica, legno, che invece di seguire la loro strada del recupero vengono inceneriti o messi in discarica.
Mancata produzione di compost dagli scarti organici, con incremento dei costi di smaltimento e diminuzione della disponibilità di fertilità per i nostri suoli.
Incremento dei costi di smaltimento per l'evidente incremento dei volumi.
Rivendita dell'energia prodotta con l'incenerimento con tariffe gonfiate dai certificati verdi che vanno a totale vantaggio di chi gestisce gli impianti.
Rivendita, a caro prezzo, del vapore prodotto, tramite la rete di riscaldamento che in questo modo riceve gratuitamente il carburante, per poi rivendere il servizio a tariffe alte.
Si comprende facilmente cosa conviene per le amministrazioni locali, cosa conviene ai cittadini.
Il riciclo porta risparmio.
Lo smaltimento porta costi, sia economici che ambientali.
Eppure tutti fanno finta di niente.
In attesa della domenica, in modo che il sabato, al villaggio, passi senza lasciare traccia alcuna.
Associazione Gestione Corretta Rifiuti e Risorse di Parma - GCR
Parma, 7 aprile 2012
Sono passati
677 giorni dalla richiesta a Iren del Piano Economico Finanziario dell'inceneritore di Parma
Mancherebbero
29 giorni all'accensione del forno, se ancora lo si farà
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