giovedì 5 aprile 2012

Termovalizzatori, giochi di parole, business e cancro


tratto da
http://www.net1news.org/termovalorizzatori-gioco-di-parole-business-e-cancro.html

Termovalorizzatore è un inceneritore più moderno in grado cioè di generare calore, di scaldare quindi dell’acqua e produrre energia.
Entrambi distruggono i rifiuti solidi e causano il cancro.



E per i rifiuti liquidi? Barili, discariche, andirivieni di camion e qua e là, un campo in cui scavar di notte, per seppellire le sostanze tossiche.
Il problema “rifiuti” gestito con la costruzione di altri termovalorizzatori ricade ancora e sempre sulla nostra salute e anche, in termini monetari, sulle aziende, malavitose o no, che ne avranno l’appalto.
Una strategia semplicemente sensata, a misura d’uomo, prevede che le industrie che creano gli oggetti utilizzino materiale recuperabile e non nocivo sia nelle varie fase di lavorazione, sia per il prodotto in sé.
I rifiuti sarebbero così meno pericolosi e sarebbero riutilizzabili.
Nel lungo periodo si otterrebbe un vantaggio economico e nel breve e lungo periodo la salute, patrimonio inestimabile.

Già da molti anni le industrie avrebbero dovuto cominciare a convertire gli impianti. E i comuni, ogni comune, avrebbe dovuto organizzare l’accurata e controllata raccolta differenziata.
E la società, a partire dall’asilo, educata al rispetto dell’ambiente in cui viviamo.
Invece si gioca con le parole, termo-valorizzatore, si continua a lucrare sui rifiuti, sulle discariche, sugli impianti e persino l’industria farmaceutica ne ricava guadagno sulle medicine che le persone ammalate acquistano per cercare di salvarsi.
Gli inceneritori producono ceneri e immettono nell'atmosfera milioni di metri cubi al giorno di fumi inquinanti, contenenti polveri costituite da nanoparticelle di metalli pesanti, idrocarburi policiclici, policloro-bifenili, benzene, diossine estremamente pericolose perché persistenti ed accumulabili negli organismi viventi.
L'atmosfera viene usata come discarica a cielo aperto e grazie alle sue caratteristiche i fumi contaminanti (6300 mc/ton) si possono diffondere in un'area vastissima con buona pace di tutti coloro che abitando ad una certa distanza da questi impianti pensano di esserne risparmiati. Inoltre le ceneri della combustione, pari ad un terzo dei rifiuti in entrata, sono tossico nocive e devono essere poste in discariche speciali oppure inviate in appositi impianti di trattamento che in una infernale girandola di camion alla fine si ritroveranno sempre delle scorie pericolosissime da smaltire.
Ne consegue che affermare pubblicamente che gli inceneritori eliminano le discariche è "millantato credito" (reato penale) perché è esattamente vero il contrario.

Associazione Gestione Corretta Rifiuti e Risorse di Parma - GCR

Parma, 5 aprile 2012

Sono passati
675 giorni dalla richiesta a Iren del Piano Economico Finanziario dell'inceneritore di Parma

Mancherebbero
31 giorni all'accensione del forno, se ancora lo si farà

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