martedì 3 aprile 2012

Capannori al 90% di raccolta differenziata


La tariffa puntuale spinge al record
www.ciaccimagazine.org

A Capannori, comune della provincia di Lucca di 46.207 abitanti, i rifiuti non riciclabili sono quasi dimezzati.
Non è un gioco di prestigio ma il frutto di una corretta applicazione della raccolta porta a porta, che trova nella tariffa puntuale lo stimolo per superare sé stessa.



Quota 90% per la differenziata nelle 8 frazioni in cui si sta sperimentando la Tia puntuale, che premia i cittadini più virtuosi che conferiscono meno rifiuti non riciclabili nella raccolta “porta a porta”.
Dopo due mesi dall’introduzione di questo sistema, dunque, la percentuale di differenziata è salita di otto punti, partendo dall’82% certificato dalla Regione Toscana per il 2011, due soli mesi per aumentare la differenzata, già altissima, di quasi il 10%.
A febbraio, inoltre, la quantità di rifiuti indifferenziati si è pressoché dimezzata, scendendo da una media di 20 tonnellate mensili a 11,2 tonnellate. A queste si aggiungono 7,9 tonnellate di carta, 30,5 tonnellate di organico, 12,4 di plastica, tetrapak e metalli e 7,6 di vetro.

Sono questi i risultati più significativi che emergono dall’analisi dei dati elaborati dal Comune di Capannori e da Ascit: “Siamo molto soddisfatti di come sta procedendo la sperimentazione – afferma l’assessore all’ambiente, Alessio Ciacci -. I cittadini, grazie anche alla disponibilità degli operatori di Ascit e delle associazioni che hanno distribuito il kit e il materiale informativo, hanno ben compreso i vantaggi economici e ambientali che derivano dalla Tia puntuale. In particolar modo registriamo una particolare cura nella corretta differenziazione e una maggiore attenzione a come produrre meno rifiuti non riciclabili. E’ per questa serie di motivi che stiamo progettando la seconda estensione di questo sistema, che interesserà Lammari e Marlia, importanti frazioni della zona nord. Sarà effettuata prima dell’estate per poi arrivare a coprire, entro la fine dell’anno, tutto il territorio”.
La Tia “puntuale” è stata introdotta a gennaio 2012 in 1678 famiglie e 350 utenze non domestiche delle frazioni di Guamo, Coselli, Badia di Cantignano, Vorno e Verciano e di parte di Parezzana, Toringo e Massa Macinaia. Ha un funzionamento semplice, che permette ai cittadini che producono meno rifiuti non differenziabili di avere una bolletta più leggera. In pratica viene applicato un sistema di calcolo della bolletta più preciso e più equo, basato sul numero di ritiri dei sacchi di colore grigio. Ogni famiglia viene incentivata a selezionare i materiali riciclabili in modo da ridurre al minimo la quantità dei rifiuti residui da smaltire.
In sintesi, più si riducono i conferimenti dei rifiuti indifferenziati, più viene ridotta la tariffa d’igiene ambientale. La sperimentazione della Tia puntuale prevede l’utilizzo di sacchetti “radiobag” dotati di un adesivo al cui interno è inserito un chip di tipo rfid con il codice identificativo di ciascun utente, che viene letto direttamente dagli operatori Ascit con un apposito dispositivo.
Procede in maniera molto soddisfacente per amministrazione comunale e Ascit anche la divisione del vetro (bottiglie, bicchieri e vasetti), che viene ritirato il sabato ogni 15 giorni, dal multimateriale leggero (flaconi, lattine, barattoli, tetrapak) introdotta da gennaio con la Tia puntuale.
Grazie a queste iniziative, dunque, Capannori fa un altro passo in avanti verso l’obiettivo “Rifiuti Zero” a cui il Comune ha aderito per primo in Italia.
Il messaggio che arriva dalla Toscana è molto semplice e molto chiaro.
L'introduzione della raccolta porta a porta con tariffazione puntuale consente di oltrepassare il muro del 90% di materiali riciclati, lasciando come residuo solo il 10% dei rifiuti prodotti.
Numeri che si raggiungono in pochi mesi semplicemente togliendo i cassonetti dalle strade ed insegnando ai cittadini a differenziare correttamente i loro scarti, comportamento che viene premiato con la riduzione della tariffa sui rifiuti fatta pagare alle famiglie ed alle imprese.
Sono numeri che ovviamente impediscono a qualunque impresa di pensare di costruire un impianto di incenerimento che non avrebbe sufficiente materiale da bruciare per recuperare l'investimento.
Lo hanno capito a Capannori, lo hanno capito a Reggio Emilia, a Ponte nelle Alpi...
Quando arriverà il turno di Parma?

Associazione Gestione Corretta Rifiuti e Risorse di Parma - GCR

Parma, 2 aprile 2012

Sono passati
672 giorni dalla richiesta a Iren del Piano Economico Finanziario dell'inceneritore di Parma

Mancherebbero
34 giorni all'accensione del forno, se ancora lo si farà

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