giovedì 25 ottobre 2012

Forlì, spegnete gli inceneritori


“Visti i risultati del tavolo tecnico inter-istituzionale in tema di diossine/furani e policlorobifenili  nelle matrici ambientali e nelle catene alimentari del territorio forlivese, dove emerge che il numero di campioni non conformi ai valori guida è pari al 57% (in particolare polli e uova, ma anche prodotti vegetali commestibili risultano gli alimenti più contaminati), chiediamo al sindaco Balzani come massima figura istituzionale, responsabile della salute dei cittadini, di adottare ogni intervento utile a salvaguardare l'ambiente e la salute pubblica, non ultimo con la chiusura in via cautelativa delle fonti inquinanti, come gli inceneritori pubblici e privati presenti in città”.



A parlare è la capogruppo comunale Raffaella Pirini, lista civica Destinazione Forlì-Movimento5 stelle che, al contempo, chiede nuovamente l'immediata convocazione di una seduta consiliare ad hoc, alla quale “devono essere invitati esperti nel campo delle diossine come ad esempio il dottor Raccanelli” per affrontare il delicatissimo tema.

“Ci atteniamo alle informazioni raccolte dai mass media - aggiunge Raffaella Pirini - ma non possiamo esimerci dal ricordare che da tempo avevamo chiesto alla Giunta una divulgazione degli atti raccolti dal tavolo tecnico interistituzionale in tema di diossine/furani e policlorobifenili  e da anni andiamo dicendo che studi e analisi serie testimoniano che gli inceneritori producono diossine e quindi gravi danni alla salute umana”.
Ancora: “Nelle parole degli enti che hanno divulgato la notizia il termine inceneritori fa fatica ad essere pronunciato mentre si è stati solerti, in alcuni casi, a colpevolizzare ingiustamente i proprietari degli allevamenti casalinghi”.
La lista civica DestinAzione Forlì-Movimento5 Stelle chiede di adottare con effetto immediato drastiche soluzioni di cautela e soprattutto, aggiunge la stessa Raffaella Pirini: “Di aprire all'opinione pubblica il confronto e l'analisi sui risultati delle analisi eseguite sul territorio”.
“Vogliamo conoscere tutta la verità, - annuncia Raffaella Pirini  - vogliamo sapere cosa succede quando si bruciano i rifiuti nel comprensorio comunale e la reale incidenza di patologie oncologiche nei pressi degli impianti di incenerimento. Finora in questa emergenza a farla da padrone è stata la disinformazione causata dal voler tenere un inutile basso profilo. Ma qui il tema è la salute umana e in altri casi è stata la magistratura a doversi sostituire con atti radicali all'inerzia di una classe politica pavida. Non vorremmo arrivare a tanto”.
A Forlì si sono svolte analisi sulle matrici ambientali in modo indipendente tramite un laboratorio di fama internazionale come quello di Marghera.
Anche a Forlì, come a Parma, i risultati emersi hanno fatto comprendere la drammatica situazione ambientale del territorio, sottoposto da troppo tempo da una pressione ambientale assurda e inaccettabile, che ha messo in crisi lo stato di salute dei cittadini.
A Forlì come a Parma cresce la richiesta di un presente e di un futuro pulito.
Ora, senza ancora attendere ulteriori drammi.

Associazione Gestione Corretta Rifiuti e Risorse di Parma - GCR
Parma, 25 ottobre 2012

Sono passati
22 giorni dalla scadenza del contratto di servizio con Iren

62 giorni dalla richiesta di dimissioni di Luigi Giuseppe Villani dalla poltrona di vicepresidente di Iren, il rappresentante che non rappresenta più gli interessi del Comune di Parma in seno alla multiutility.
http://www.facebook.com/QuandoTeNeVai
Sono passati
878 giorni dalla richiesta a Iren del Piano Economico Finanziario dell'inceneritore di Parma
Sono passati
172 giorni dal previsto avvio dell'inceneritore: avrebbe dovuto accendersi il 6 maggio 2012
Sono passati
157 giorni dal voto amministrativo-referendum sull'inceneritore: i cittadini hanno detto no al forno (60%)


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