sabato 27 ottobre 2012

Il collaudo dei segreti


Inaccettabile che il Comune di Parma non abbia un proprio rappresentante
nella commissione di collaudo dell'inceneritore dei veleni

Il comune di Parma ospita sul proprio territorio l'inceneritore Iren, in costruzione a Ugozzolo.
Parrebbe logica e scontata la presenza dell'ente locale nella commissione di collaudo.



Invece si scopre che la Provincia si trincera dietro quisquilie procedurali per allontanare da sé un controllore scomodo e rifiuta al Comune la possibilità di farne parte.
Quale sarà il significato di trasparenza e collaborazione tra enti in uso in piazzale della Pace, sede dell'amministrazione provinciale?
Si viene anche a conoscenza del ritmo forsennato del lavoro di questa commissione di collaudo, che da quando si è insediata ha effettuato ben due (2!) visite al cantiere.
La prima nel marzo scorso, 3 anni dopo tre anni dalla sua formazione.
La seconda in giugno.
Entrambe “non hanno prodotto al momento particolari criticità tecniche” chiosa l'assessore Castellani. Si capisce l'antifona, più che una commissione di collaudo sembra una balia.
Ma si capisce il refrain. Ogni richiesta indirizzata alla Provincia da parte del Comune viene subito inserita nella corsia riservata ai mezzi pesanti, la più lenta in assoluto, per dar modo che la lettera goda di un congruo periodo di decantazione, una specie di quarantena postale.
E la risposta è sempre superficiale, incompleta, laconica.
Il comune scrive il 15 giugno. La Provincia risponde il 30 luglio. E via discorrendo.
Vedi www.gestionecorrettarifiuti.it/pdf/Collaudo.pdf

La posizione della Provincia per quanto riguarda il collaudo appare molto debole.
E la debolezza si è ulteriormente incrementata quando l'ente di piazzale della Pace ha deciso di intervenire ad adiuvandum a fianco di Iren, nella querelle sull'abuso edilizio e la mancanza del permesso a costruire, davanti al Tar di Parma.
Un ente terzo dovrebbe mantenere la neutralità ed attendere l'esito dei procedimenti.
Invece, così agendo, la Provincia ha messo in luce la propria posizione di parte, scegliendo di sostenere uno dei due contendenti, aldilà dell'esito dello scontro, che ancora non era noto.
Che garanzia di imparzialità può dare oggi la Provincia che si appresta a collaudare un impianto da lei stessa fortemente voluto al punto da scendere nelle aule dei tribunali, spendendo soldi dei contribuenti?
Quale credibilità può sostenere di fronte alla sua posizione pro forno?
E' necessario oggi che la commissione di collaudo preveda anche la presenza del comune di Parma, per evitare che si possa pensare che dentro quella commissione si cerchi in tutti i modi di far passare per buono quello che magari buono del tutto non è.
Anche di fronte alla crescente contrarietà di Parma nei confronti dell'inceneritore dei veleni.
Sarebbe un segnale di disponibilità e trasparenza da parte di un ente che in campagna elettorale, per bocca del suo presidente Bernazzoli (che puntava dritto allo scranno di piazza Garibaldi), si impegnava a far diventare l'ente locale un palazzo di vetro.
Cominciamo allora dal pulire le finestre.
Sappiamo bene che la scelta della Provincia sarà un no o il silenzio relativo.
Non hanno ancora capito che continuando di questo passo le urne saranno impietose.
E giuste.

Associazione Gestione Corretta Rifiuti e Risorse di Parma - GCR
Parma, 27 ottobre 2012

Sono passati
24 giorni dalla scadenza del contratto di servizio con Iren

64 giorni dalla richiesta di dimissioni di Luigi Giuseppe Villani dalla poltrona di vicepresidente di Iren, il rappresentante che non rappresenta più gli interessi del Comune di Parma in seno alla multiutility.
http://www.facebook.com/QuandoTeNeVai
Sono passati
880 giorni dalla richiesta a Iren del Piano Economico Finanziario dell'inceneritore di Parma
Sono passati
174 giorni dal previsto avvio dell'inceneritore: avrebbe dovuto accendersi il 6 maggio 2012
Sono passati
159 giorni dal voto amministrativo-referendum sull'inceneritore: i cittadini hanno detto no al forno (60%)

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