L'Associazione Gestione Corretta Rifiuti e Risorse di Parma - GCR - dal 2006 si è mossa per impedire la costruzione di un nuovo inceneritore a Parma, a 4 km da piazza Duomo, a fianco di Barilla e Chiesi, Ikea e ParmaRetail. Un mostro che brucerà 130 mila tonnellate di rifiuti all'anno e che inquinerà il nostro territorio per il futuro a venire.
giovedì 25 ottobre 2012
L'urgenza di agire
La salute davanti a tutto il resto
Viviamo un tempo in cui l'emergenza è la normalità.
Ci calpestiamo a vicenda, ciechi alla semplice equazione che se smettessimo tutti, tutti ne troveremmo giovamento.
Un po' come il doping nello sport: sono tutti drogati, se tutti smettessero i risultati agonistici non cambierebbero. Allora perché insistere?
La corsa folle ci ha portato oltre il baratro, e oggi tutti siamo a guardare inorriditi il vuoto sotto di noi.
Uno sviluppo che non ha tenuto conto dei rifiuti che lasciava dietro di sé.
La scia ha fatto il giro del globo e oggi ci ha raggiunti.
Abbiamo costruito un inceneritore enorme a fianco della città.
Ora ci rendiamo conto quanto sia inutile e costoso.
Abbiamo continuato ad estrarre ofiolite, fingendo che le fibre di amianto in esso contenute non esistessero, non si liberassero, non colpissero la salute dei cittadini.
Ieri qualche segnale di risveglio in regione. Sel, Idv, 5 Stelle, sembrano aver compreso a fondo l'allarme che i comitati locali hanno lanciato con determinazione e pazienza infinita in questi anni di disinteresse e silenzio.
In regione sta facendo passi importanti anche la proposta di legge popolare sulla gestione dei rifiuti, che mira a massimizzare la riduzione e il riciclo, tassando, come è giusto che sia, tutto ciò che provoca (inutilmente) inquinamento e malattia: inceneritori e discariche.
A livello nazionale ha preso vita l'associazione che riunisce i comitati che lottano contro le centrali a biogas e biomassa, nuovi inceneritori mascherati che stanno affumicando lo Stivale.
Sono segnali di risveglio, di consapevolezza, di rinnovata voglia di fare politica.
La delega lasciata in questi anni ai partiti ci ha portato a questo.
Il mancato controllo da parte degli elettori sugli eletti ha creato una facile occasione per anteporre i profitti (di ogni genere e gravità) al bene comune.
Non c'è più tempo da sprecare.
Il segnale importante di Parma non è tanto la vittoria di un certo movimento rispetto ad un altro, ma il fatto che i cittadini hanno scelto di rimettere in mano a loro stessi le gestione dei beni comuni, l'aver tolto ai partiti politici la delega per riprendere a gestirla in prima persona, l'aver scritto nelle urne la condanna di un certo modo di fare politica e di una certa finzione che ha accompagnato la storia amministrativa per molti anni.
Il pedone ha mosso ed inaspettatamente ha fatto scacco matto.
Ora più che mai c'è bisogno di coerenza e di concretezza, di scelte di campo, di rinunce.
La salute dei cittadini deve essere sopra a tutto e a tutti.
Non bastano più le promesse e i segnali di fumo.
Noi speriamo che l'indirizzo all'abbandono delle pietre verdi sia foriero di una nuova stagione.
Riconoscibile a vista.
Associazione Gestione Corretta Rifiuti e Risorse di Parma - GCR
Parma, 25 ottobre 2012
Sono passati
22 giorni dalla scadenza del contratto di servizio con Iren
62 giorni dalla richiesta di dimissioni di Luigi Giuseppe Villani dalla poltrona di vicepresidente di Iren, il rappresentante che non rappresenta più gli interessi del Comune di Parma in seno alla multiutility.
http://www.facebook.com/QuandoTeNeVai
Sono passati
878 giorni dalla richiesta a Iren del Piano Economico Finanziario dell'inceneritore di Parma
Sono passati
172 giorni dal previsto avvio dell'inceneritore: avrebbe dovuto accendersi il 6 maggio 2012
Sono passati
157 giorni dal voto amministrativo-referendum sull'inceneritore: i cittadini hanno detto no al forno (60%)
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