L'Associazione Gestione Corretta Rifiuti e Risorse di Parma - GCR - dal 2006 si è mossa per impedire la costruzione di un nuovo inceneritore a Parma, a 4 km da piazza Duomo, a fianco di Barilla e Chiesi, Ikea e ParmaRetail. Un mostro che brucerà 130 mila tonnellate di rifiuti all'anno e che inquinerà il nostro territorio per il futuro a venire.
venerdì 26 ottobre 2012
Non basta
Gli inquinanti vanno cercati dove ci sono
Ieri la Provincia ha dato il via definitivo alle 4 centraline previste nel progetto dell'inceneritore di Parma. Saranno collocate nei comuni interessati dalle emissioni, corpose, dell'impianto, quindi a Parma, Sorbolo, Colorno e Mezzani.
A essere monitorati polveri sottili, ossidi di azoto, benzene e mercurio.
Le campagne stagionali di prelievo saranno invece 4 e si concentreranno su metalli pesanti, diossine, idrocarburi policiclici aromatici (ipa).
Ma non basta a rassicurare i cittadini.
Gli inquinanti vanno cercati dove ci sono.
Per le diossine è possibile il controllo in continuo delle emissioni ed a Parma non ve ne è traccia.
Inoltre per capire davvero lo stato di salute dell'ambiente è necessario trasformare le modalità di rilevazione, per riuscire a cogliere davvero le eventuali modificazioni.
Così crediamo indispensabile una campagna di monitoraggi ambientali su matrici biologiche.
Che tradotto significa analizzare tessuti animali: uova, pollo, latte materno, e verificarne il contenuto di diossina, per poi raffrontare il dato con altri prelievi post accensione (se malauguratamente succederà). Solo così possiamo conoscere realmente (sempre che ce ne sia l'intenzione) come sta il malato e l'effetto della “cura forno”.
Abbiamo capito di avere a che fare con un impianto pericoloso, difficile da gestire se non impossibile. Esempio ne sia tra tutti l'inceneritore di Brescia, il “migliore al mondo”, che nel mese di agosto ha superato di 400 volte il livello di diossina emesso nella norma.
Non abbiamo a che fare con un aerosol che migliorerà l'aria di Ugozzolo e chi lo afferma intende prenderci per il naso, oltre che per i polmoni.
Infine.
Che senso abbia affidare i controlli al controllato proprio non lo si capisce.
I controlli andrebbero affidati a enti terzi, ed eseguiti senza avvertire i gestori dell'impianto.
I dati dovrebbero garantire assoluta trasparenza e impedire ogni possibile manipolazione.
Conosciamo troppo bene cosa è capitato in giro per l'Italia per fidarci di 4 parole di un assessore.
Comunque, un sentito ringraziamento all'assessore Castellani per il bel regalo che sta facendo ai suoi concittadini, un enorme impianto industriale di classe prima, la più inquinante, perlopiù perfettamente inutile.
Lui e il suo presidente Bernazzoli meriterebbero una targa ad imperitura memoria: “Forno Inceneritore Castellani & Bernazzoli”.
Associazione Gestione Corretta Rifiuti e Risorse di Parma - GCR
Parma, 26 ottobre 2012
Sono passati
23 giorni dalla scadenza del contratto di servizio con Iren
63 giorni dalla richiesta di dimissioni di Luigi Giuseppe Villani dalla poltrona di vicepresidente di Iren, il rappresentante che non rappresenta più gli interessi del Comune di Parma in seno alla multiutility.
http://www.facebook.com/QuandoTeNeVai
Sono passati
879 giorni dalla richiesta a Iren del Piano Economico Finanziario dell'inceneritore di Parma
Sono passati
173 giorni dal previsto avvio dell'inceneritore: avrebbe dovuto accendersi il 6 maggio 2012
Sono passati
158 giorni dal voto amministrativo-referendum sull'inceneritore: i cittadini hanno detto no al forno (60%)
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