L'Associazione Gestione Corretta Rifiuti e Risorse di Parma - GCR - dal 2006 si è mossa per impedire la costruzione di un nuovo inceneritore a Parma, a 4 km da piazza Duomo, a fianco di Barilla e Chiesi, Ikea e ParmaRetail. Un mostro che brucerà 130 mila tonnellate di rifiuti all'anno e che inquinerà il nostro territorio per il futuro a venire.
mercoledì 31 ottobre 2012
Inceneritore, Iren inadempiente
di Beppe Facchini – Parma Sera
http://tinyurl.com/tlc-iren
“Non è che parte senza l’impianto termico, ma eventualmente parte senza essere collegato alla rete di teleriscaldamento. E formalmente non per colpa del gestore dell’inceneritore, semmai del realizzatore della rete”.
Così Marco Caldiroli, esponente dell’associazione Medicina Democratica più volte chiamato in causa come esperto per affrontare la questione del termovalorizzatore di Ugozzolo. È anche grazie alle sue battaglie che l’inceneritore di Desio non sarà più realizzato, e aver partecipato all’impresa ha spinto i no-termo parmigiani a chiederne da tempo un intervento anche nella food valley.
Secondo quanto dichiarato nel Sia (Studio di Impatto Ambientale), per Caldiroli “la realizzazione dell’inceneritore avrebbe conseguito un potenziamento della rete di teleriscaldamento e dunque lo spegnimento di caldaie esistente, con una parziale compensazione delle emissioni”. Ma questa rete, come già sottolineato, ancora non c’è e tale mancanza qualche conseguenza la potrebbe pur comportare.
Per il chimico lombardo ci sarebbe “un formale inadempimento alla delibera provinciale con cui è stato dato giudizio positivo di compatibilità ambientale. Atto che il sottoscritto ha contestato proprio perché prevedeva delle prescrizioni (come quella del teleriscaldamento, ma non solo) che non erano nelle ‘disponibilità’ dirette del proponente l’impianto di incenerimento”.
In pratica, specifica Caldiroli, “nessuna caldaietta aggiuntiva potrà spegnersi grazie all’inceneritore e dunque le sue emissioni saranno totalmente aggiuntive almeno fino a quando non verrà collegato. Lo saranno sempre e comunque per contaminanti come i metalli pesanti e le diossine che non vengono emessi nella combustione di metano, ma potevano essere parzialmente sostitutive concretamente per parametri come ossidi di azoto e monossido di carbonio. Ovvero, solo per alcuni parametri ma non per tutti, in quanto sarebbe stupido e improprio confrontare due entità totalmente diverse come una caldaia a gas metano casalinga e un inceneritore di rifiuti”.
Traduzione: l’inceneritore di Ugozzolo, anche se momentaneamente privo del collegamento di teleriscaldamento, potrebbe entrare in funzione. Tecnicamente, però, anche per Caldiroli non ci sono proprio tutte le carte in regola, ma saranno solo il tempo e le indagini top secret che l’assessore Gabriele Folli sta conducendo a far emergere la realtà. I bene informati, difatti, raccontano di un responsabile all’ambiente della Giunta Pizzarotti quasi quotidianamente alle prese con nuovi documenti e vertici per trovare il modo di mantenere la promessa elettorale sulla questione termovalorizzatore, l’impianto che per adesso di ‘termo’ ha ancora poco.
Associazione Gestione Corretta Rifiuti e Risorse di Parma - GCR
Parma, 31 ottobre 2012
Sono passati
28 giorni dalla scadenza del contratto di servizio con Iren
68 giorni dalla richiesta di dimissioni di Luigi Giuseppe Villani dalla poltrona di vicepresidente di Iren, il rappresentante che non rappresenta più gli interessi del Comune di Parma in seno alla multiutility.
http://www.facebook.com/QuandoTeNeVai
Sono passati
884 giorni dalla richiesta a Iren del Piano Economico Finanziario dell'inceneritore di Parma
Sono passati
178 giorni dal previsto avvio dell'inceneritore: avrebbe dovuto accendersi il 6 maggio 2012
Sono passati
163 giorni dal voto amministrativo-referendum sull'inceneritore: i cittadini hanno detto no al forno (60%)
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