mercoledì 28 novembre 2012

EsplosIren


La Regione certifica l'abusivismo di Inceneritore e smaltimento rifiuti
Il destino del forno è ora più incerto che mai, la parola alla magistratura

Ancora uno scoop di Parmadaily che oggi riporta la lettera del direttore generale della Regione Emilia Romagna inviata nei giorni scorsi al Comune di Parma, ma anche alla Procura della Repubblica.
Andrea Marsiletti è riuscito a battere tutti sul tempo e ci presenta un documento originale dalle conseguenze terrificanti per Iren.



Dice infatti la Regione Emilia Romagna, in risposta ai quesiti ripetutamente posti dall'assessore Gabriele Folli, che il contratto con Iren è scaduto già da dicembre dello scorso anno (2011), constatando di fatto che da allora la gestione della raccolta dei rifiuti sia condotta dalla multiutility senza uno straccio di contratto valido.
Il direttore generale della regione Giuseppe Bortone non si limita però a questa già grave affermazione ma va oltre, constatando che lo stesso contratto del 2004 non aveva in sé alcuna autorizzazione allo smaltimento dei rifiuti, servizio che era affidato direttamente ai comuni e quindi non faceva parte delle competenze degli Ato.

Ora noi sappiamo bene che tutto il progetto dell'inceneritore nasce da questo equivoco, che ha avuto origine a dicembre del 2005, quando Enia si presentò in Ato chiedendo il nulla osta al suo progetto di costruzione del Paip di Ugozzolo.
In quei concitati giorni Enia bussa prima all'Ato e poi al consiglio comunale sostenendo di essere titolare dello smaltimento dei rifiuti di tutto l'ambito provinciale e quindi di svolgere il compito affidatole e indicato dal piano provinciale di gestione dei rifiuti che indicava la necessità di un impianto di smaltimento a caldo.
Il fatto grave è che nessuna istituzione, da Ato al Consiglio Comunale, mise in discussione queste affermazioni non vere, anzi.
La delibera del consiglio comunale del 2006, che diede semaforo verde alla conclusione dell'accordo preliminare con Enia, scrive in premessa il falso, cioè che Enia sia titolare dello smaltimento dei rifiuti, ed è da questa considerazione che viene ritenuto conseguente affidarle la costruzione del forno.
Da quella decisione del marzo 2006 si sono poi susseguiti tutta una serie di altri atti messi in discussione da molteplici esposti depositati presso la procura di Parma. Il cantiere dell'inceneritore fu lo scorso anno bloccato per abuso edilizio dal comune di Parma, la Procura ha poi chiesto il sequestro dello stesso cantiere.
Ora la pietra tombale arriva direttamente da Bologna.
Un segnale inequivocabile del quale si dovrà tenere conto in sede istruttoria ai piani alti del tribunali.

http://www.parmadaily.it/Service/Allegati2/2012/LETTERA_PARMADAILY.pdf

Associazione Gestione Corretta Rifiuti e Risorse di Parma - GCR
Parma, 28 novembre 2012

Sono passati
56
Giorni dalla scadenza del contratto di servizio con Iren
96
Giorni dalla richiesta di dimissioni di Luigi Giuseppe Villani
912
Giorni dalla richiesta del piano economico finanziario dell'inceneritore
206
Giorni dalla data prevista di accensione dell'inceneritore di Parma
191
Giorni dal voto amministrativo che ha fatto vincere il no all'inceneritore


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