lunedì 26 novembre 2012

Sequestrate l'inceneritore, non la nostra salute


Il 30 Novembre si avvicina e con esso la decisione che stabilirà se chiudere o aprire l'inceneritore di Parma.
Oggi la società civile rivolge un appello e una implorazione al collegio di giudici che tra pochi giorni si esprimerà in merito alla richiesta di sequestro, avanzata dalla Procura, del cantiere di Ugozzolo.



Un appello e una implorazione al collegio di giudici affinché decidano con l'ausilio della loro coscienza.
La materia è estremamente complessa e forse unica nel suo genere per come si è sviluppata in questi anni. Non sarà semplice tirare le somme.
Confidiamo in questo collegio, nella loro scienza e nella loro coscienza.
La società civile è in fibrillazione.
La società civile vuole verità, perché ha un profondo bisogno di giustizia.

Giustizia e verità sono mancate in tutto l'iter autorizzativo dell'inceneritore.
Innumerevoli sono le infrazioni commesse.
Come potranno garantire trasparenza e lealtà quei soggetti che hanno commesso tutte quelle infrazioni?
Tutto quello che è accaduto è profondamente immorale.
Dobbiamo fermare il cantiere.
Dobbiamo ripartire da un'altra prospettiva, prima che sia troppo tardi.
Oggi le infrazioni sono di carattere burocratico e autorizzativo, domani mineranno la nostra salute e quella dei nostri figli.
Fermiamoci!

Associazione Gestione Corretta Rifiuti e Risorse di Parma - GCR
Parma, 26 novembre 2012

Sono passati

54
Giorni dalla scadenza del contratto di servizio con Iren

94
Giorni dalla richiesta di dimissioni di Luigi Giuseppe Villani

910
Giorni dalla richiesta del piano economico finanziario dell'inceneritore

204
Giorni dalla data prevista di accensione dell'inceneritore di Parma

189
Giorni dal voto amministrativo che ha fatto vincere il no all'inceneritore



Nessun commento:

Posta un commento