domenica 24 marzo 2013

I cittadini scrivono al Consorzio del Prosciutto di Parma


No all'inceneritore di carne e ossa

Al presidente del Consorzio del Prosciutto Paolo Tanara,
dopo la pessima figura fatta dal Consorzio alla trasmissione Report di qualche tempo fa la risposta all'invito del comitato di Cozzano ricalca quello stesso stile che dire confuso è dire poco.
Non tornerò sulla trasmissione Report sulla quale già scrissi al vostro indirizzo (anche se un accenno alla battuta comica della salatura come know how lo meriterebbe...), ma vorrei dire qualcosa sulle cose affermate dal consorzio.



1) Non si capisce in che senso la tutela della salute umana e dell'ambiente rappresenterebbe una vostra priorità visto che non mi sembra vi siate mai esposti (tutt'altro) in questo senso, sia quando c'è stato da combattere contro l'inceneritore di Ugozzolo che contro gli inceneritori di carne e ossa.
2) Quando non si hanno argomenti validi si accusano i cittadini di “avere delle ideologie”. Secondo me l'ideologia del denaro, unica vera ideologia che ahimè muove il mondo ce l'hanno quelli che vogliono fare i soldi con questo tipo d'impianti. I cittadini che vogliono preservare il proprio habitat sono forse ideologizzati dalla “salute”?
3) Dicendo che le normative consentono tali attività ci dice in sostanza che la legge lo consente, esattamente come diceva Barilla, ma anche molti amministratori di Parma dell'inceneritore di Ugozzolo. Certo, la legge ha consentito anche la presenza dell'Ilva, di Porto Marghera, la costruzione delle centrali nucleari, persino la guerra. Che fortuna sapere che un inceneritore è a norma di legge. Ci ammaleremo, ma legalmente!
4) Dice che state sviluppando una politica di sostenibilità. In che senso? Importando maiali e cosce da Olanda, Belgio e Romania? Li portate qui facendoli camminare sui sentieri forse? Almeno lo chiamaste prosciutto d'Europa anziché prosciutto di Parma...
5) Sono sempre i cittadini che devono avere “senso di responsabilità”, mai i potentati economici. Mai ad un imprenditore si chiede di recedere da un progetto per motivi di salute pubblica, sempre ai cittadini si chiede di comprendere le ragioni che stanno più in alto dell'interesse “particolare”. In nome del bene comune. Vi rendete conto? Voi e tutti quelli che si arricchiscono e vogliono farlo sempre più alle nostre spalle parlano di bene comune, è incredibile. La ricchezza di pochi a danno dei molti per voi è bene comune. Senza parole.
Signor Tanara, il vostro prosciutto da ormai molti anni è, come si dice a Parma, “salato arrabbiato”, spesso quasi immangiabile. Da adesso per quanto mi riguarda lo sarà completamente.

Cordiali saluti
Paolo Fornaciari

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