No all'inceneritore di carne e ossa
Al presidente del Consorzio del
Prosciutto Paolo Tanara,
dopo la pessima figura fatta dal
Consorzio alla trasmissione Report di qualche tempo fa la risposta
all'invito del comitato di Cozzano ricalca quello stesso stile che
dire confuso è dire poco.
Non tornerò sulla trasmissione Report
sulla quale già scrissi al vostro indirizzo (anche se un accenno
alla battuta comica della salatura come know how lo meriterebbe...),
ma vorrei dire qualcosa sulle cose affermate dal consorzio.
1) Non si capisce in che senso la
tutela della salute umana e dell'ambiente rappresenterebbe una vostra
priorità visto che non mi sembra vi siate mai esposti (tutt'altro)
in questo senso, sia quando c'è stato da combattere contro
l'inceneritore di Ugozzolo che contro gli inceneritori di carne e
ossa.
2) Quando non si hanno argomenti validi
si accusano i cittadini di “avere delle ideologie”. Secondo me
l'ideologia del denaro, unica vera ideologia che ahimè muove il
mondo ce l'hanno quelli che vogliono fare i soldi con questo tipo
d'impianti. I cittadini che vogliono preservare il proprio habitat
sono forse ideologizzati dalla “salute”?
3) Dicendo che le normative consentono
tali attività ci dice in sostanza che la legge lo consente,
esattamente come diceva Barilla, ma anche molti amministratori di
Parma dell'inceneritore di Ugozzolo. Certo, la legge ha consentito
anche la presenza dell'Ilva, di Porto Marghera, la costruzione delle
centrali nucleari, persino la guerra. Che fortuna sapere che un
inceneritore è a norma di legge. Ci ammaleremo, ma legalmente!
4) Dice che state sviluppando una
politica di sostenibilità. In che senso? Importando maiali e cosce
da Olanda, Belgio e Romania? Li portate qui facendoli camminare sui
sentieri forse? Almeno lo chiamaste prosciutto d'Europa anziché
prosciutto di Parma...
5) Sono sempre i cittadini che devono
avere “senso di responsabilità”, mai i potentati economici. Mai
ad un imprenditore si chiede di recedere da un progetto per motivi di
salute pubblica, sempre ai cittadini si chiede di comprendere le
ragioni che stanno più in alto dell'interesse “particolare”. In
nome del bene comune. Vi rendete conto? Voi e tutti quelli che si
arricchiscono e vogliono farlo sempre più alle nostre spalle parlano
di bene comune, è incredibile. La ricchezza di pochi a danno dei
molti per voi è bene comune. Senza parole.
Signor Tanara, il vostro prosciutto da
ormai molti anni è, come si dice a Parma, “salato arrabbiato”,
spesso quasi immangiabile. Da adesso per quanto mi riguarda lo sarà
completamente.
Cordiali saluti
Paolo Fornaciari
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