Al via la valutazione
epidemiologica sui residenti nelle aree circostanti all'inceneritore
del Cosmari.
L'incarico ad Arpam e Asur è
stato assegnato formalmente oggi, presenti il presidente della
Provincia di Macerata Antonio Pettinari, i Comuni di Macerata,
Corridonia, Pollenza, Tolentino e Urbisaglia, il presidente del
Cosmari Daniele Sparvoli, il direttore dell'Arpam Gianni Corvatta, il
direttore del Servizio igiene e sanità dell'Asur 3 e il direttore
dell'Osservatorio epidemiologico ambientale Mauro Mariottini.
L'indagine riguarderà i
Comuni che si trovano a ridosso dell'area interessata dai fumi del
Cosmari. Il progetto, del costo di 50.000 euro, finanziato dal
Cosmari e dai Comuni, andrà avanti per 18 mesi e riguarderà l'esame
dei terreni e dell'aria ma soprattutto le cause di morte dal 2006 al
2010 (fino al 2005 si hanno i dati del Registro provinciale dei
decessi per tumore) e i ricoveri ospedalieri dal 2006 al 2011
relativi alle cause che possano far riferimento all'esposizione delle
emissioni da impianti di incenerimento dei rifiuti solidi urbani.
Ma saranno esaminati anche
malformazioni congenite, bambini nati sotto peso, i prematuri, gli
aborti spontanei.
Il servizio veterinario
regionale, in collaborazione con l'Asur, dovrebbe infine procedere al
biomonitoraggio animale, una tecnica utilizzata per valutare, anche
se indirettamente, l'esposizione di una popolazione a un elemento
tossico.
La tecnica prevede l'esame
di uova di gallina, latte, grasso animale che potrebbero presentare
tracce di sostanze (come la diossina) che, assunte dall'ambiente, si
accumulano nei tessuti.
Associazione
Gestione
Corretta
Rifiuti
e
Risorse
di
Parma
-
GCR
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