Guai a
mettere il naso nel camino
Ci ritroviamo ancora un poco
scossi per quanto ascoltato e visto nel corso dell'ultima seduta del
consiglio comunale di Parma, quella che avrebbe dovuto veder nascere
la commissione d'indagine sull'inceneritore di Ugozzolo.
Sconcertati, perché, a
quanto pare di capire, non se ne farà nulla, a causa della pervicace
scelta delle minoranze di porre la sordina su un tema a quanto pare
troppo scottante e a rischio.
Chi aveva poco prima
brindato alla commissione d'indagine Public Money, che si occuperà
di fare chiarezza sui debiti accumulati dal comune, ora ritira il
braccio e rifiuta il calice seguente.
La luce la si vuole a senso
unico, solo su certi argomenti.
Buio totale su temi a quanto
pare scomodi, pericolosi, a rischio inciampi.
Le motivazioni con le quali
viene respinta la commissione sull'inceneritore sono da commedia.
Non siamo giudici, non ci
dobbiamo sostituire al tribunale, bastano e avanzano le commissioni
tematiche generali...
Tutte affermazioni che non
valgono invece per Public Money, dove invece si intende eccome
ergersi a giudici delle malefatte delle precedenti amministrazioni.
E' triste osservare ancora
partiti e gruppi ancorati a vecchi copioni che non strappano più
applausi.
La città oggi vorrebbe
conoscere tutto quello che è possibili sulla vicenda che sta
portando Parma a costruire un inutile camino, che rischia di
disincentivare le politiche ambientali corretta nella gestione dei
nostri rifiuti.
Un inceneritore costosissimo
che sarà pagato dai cittadini attraverso bollette bollenti,
nonostante l'impegno nella raccolta differenziata che testimonia
della maturità dei cittadini su questo tema.
Tutti sanno che la
costruzione dell'inceneritore di Parma è stata una forzatura.
Tutti sanno che nel corso
delle indagini della Guardia di Finanza sono emerse situazioni che il
tribunale del riesame ha giudicato passibili di episodi corruttivi,
denotando una volta per tutte la gravità e l'estremo bisogno di
sviscerare tutta la grande matassa del forno.
Ora assistiamo a sotterfugi
e manovre di scarto, un fuggi fuggi nell'ombra degli scranni per
impedire che la vicenda sia chiarita anche in sede consiliare, per
impedire che gli angoli bui della vicenda trovino la strada del
chiarimento.
Noi ci domandiamo molto
semplicemente cosa ci sia di tanto segreto dentro questa storia
infinita da portare le minoranze compatte alla congiura del
silenzio.
Di fatto si sta ponendo la
sordina su un tema che da anni invece necessita di lucida
trasparenza.
C'è bisogno di fare le
pulizie di primavera e smettere di nascondere sotto il tappeto
questioni che a quanto pare spaventano talmente questi consiglieri da
farli apparire intimiditi di fronte al rischio di aprire i libri.
Noi conosciamo benissimo
questa situazione.
Cambiano le persone, ma non
i comportamenti.
Nella precedente legislatura
fu cassato il referendum sull'inceneritore.
Anche allora fu unanimità (mancando il 5 stelle).
Anche allora fu unanimità (mancando il 5 stelle).
Tutti compatti anche oggi le
forze altre rispetto ai grillini.
La città non dimentica e
non ha una memoria così corta.
Associazione
Gestione
Corretta
Rifiuti
e
Risorse
di
Parma
-
GCR
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