E' scontro
con Hera, specie sulla gestione senza incenerimento
L'assessore
Bellini determinato verso rifiuti zero
Il Resto del Carlino
Luca Bertaccini
Nella sede di
Confartigianato ieri a Cesena, l’amministratore delegato di Hera
Maurizio Chiarini
ha toccato tre punti
fondamentali che riguardano il dibattito sui servizi e la gestione
dei rifiuti. Ha
iniziato parlando dei
successi dell’azienda, è passato poi al ruolo degli inceneritori e
ha finito col tema più caldo, quello dell’affidamento ‘in
house’, vale a dire l’affidamento diretto di un servizio—
quindi senza gara—da parte
della pubblica amministrazione a un’entità di diritto e/o capitale
pubblico.
Parla della scalata di Hera,
Chiarini, sottolineando la capacità di crescere repentinamente
grazie
anche agli azionisti
pubblici che hanno sostenuto l’azienda nello sviluppo. «I clienti
non ce li regala
nessuno — dice Chiarini —
ma dobbiamo andarli a cercare (ovviamente si riferisce solo a quelli
del gas e dell’energia
elettrica, ndr) e se i risultati sono così positivi lo dobbiamo di
certo alla nostra reputazione, poiché solo chi si presenta con
serietà riesce a conquistare la fiducia del pubblico». Il tono
cambia quando l’argomento verte sugli inceneritori. «Chi fa i
piani provinciali di gestione dei rifiuti? Le province ovviamente
–continua Chiarini – le stesse che ci hanno detto di costruire
gli inceneritori. Eppure dopo tre anni sono venute a dirci che
dobbiamo superare ‘l’era dell’incenerimento’.
Noi abbiamo investito 500
milioni di euro in impianti non nocivi per la salute e adesso che si
fa? Siamo passati in pochi anni dal 49% al 20% dell’uso della
discarica, vera spina nel fianco dell’ecosistema, e nei prossimi
anni arriveremo al 10%. Inoltre abbiamo potenziato la raccolta
differenziata e nel 2016 contiamo di arrivare al 60-65% di media su
tutto il territorio
di nostra competenza. Tutto
questo va evidenziato».
L’ultimo punto, come
detto, riguarda ‘l’affidamento in house’ (ipotesi ventilata dal
sindaco di
Forlì, Roberto Balzani). Un
rospo difficile da mandare giù per l’ad di Hera che vorrebbe poter
puntare sulla competizione come fatto finora: «Credo sia giusto fare
una gara per scegliere il nuovo gestore dei servizi ambientali sul
territorio di Forlì-Cesena. Noi non saremmo affatto contenti se la
soluzione che venisse adottata fosse quella di un affidamento in
house. Non tanto per Hera, perché
penso che potrebbe
tranquillamente sopravvivere,ma per i cittadini di questi territori
perché non
credo che i costi sarebbero
quelli più vantaggiosi. Con l’affidamento diretto, infatti, tra
una revisione dei prezzi oggi e una revisione dei prezzi domani, va a
finire che i costi del servizio diventano molto più alti rispetto a
quanto si potrebbe ottenere facendo una gara cui partecipa il gestore
migliore. È importante, infatti, che sia la competizione a stabilire
chi possa offrire il servizio migliore per il cittadino».
Alla domanda se le tariffe
attualmente in vigore a Forlì, dove il consiglio comunale ha
contestato
Hera, possano essere
diminuite, Chiarini risponde: «Ritengo che i costi attuali del
servizio siano
già ridotti all’osso e
credo che quello studio che parla di un potenziale risparmio del 20%
abbia
molti punti di debolezza. È
scritto su un pezzo di carta, ma dal pezzo di carta alla gestione ce
ne passa».
La replica dell'assessore
all'ambiente Alberto Bellini
Una società partecipata dai
15 Comuni del Forlivese che effettuerà il servizio di raccolta,
trasporto rifiuti e spazzamento. Alberto Bellini, assessore
all’ambiente del Comune di Forlì, avevate messo in
conto reazionida parte di
Hera? Sarà infatti questa nuova società a decidere gli indirizzi
sulle politiche dei rifiuti.
«Rispetto loro e loro
devono rispettare me come amministratore. Poi è logico che le
visioni politiche sono diverse. D’altra parte ritengo di fare un
favore a Hera».
In che senso?
«Sono su una linea
conservatrice, privilegiano il recupero di energia e la raccolta
differenziata tradizionale, quando nel resto d’Europa si prendono
altre strade. Se Hera non farà un salto innovativotecnologico magari
tra 10 anni arriverà qualcuno a prenderle le quote di mercato».
L’ad di Hera, Chiarini, si
è detto contrario a questa società in house. «Il servizio di
raccolta sarà affidato a una società pubblica che opererà come
un’agenzia di secondo livello, verificando i livelli di servizio,
programmando e verificando gli obiettivi ambientali, affidando a
società terze la realizzazione dei servizi a terra e stipulando
contratti di servizio con aziende per il recupero e smaltimento.
Credo che Chiarini si riferisca a una gestione con società pubblica,
che svolta al suo interno i servizi a terra. Non sarà così».
Questa societàquandonascerà?
«Il 1°luglio 2014».
A quel punto si farà il
porta a porta in tutti e 15 i Comuni?
«Sì, con un periodo di
transizione. Possiamo ipotizzare che tutto il Forlivese adotterà
questo sistema
dal luglio 2016».
Quale sarà la prossima zona
dove partirà il porta a porta a Forlì?
«Siamo in fase di proroga
del servizio, che è in mano ad Hera. Io sono più realista del re.
Se Hera reagisce così al nostro progetto di fare una società
pubblica lei pensa che vogliano partire con un’altra zona in
settembre a Forlì? Siamo comunque rimasti d’accordo per
aggiornarci, sul porta a porta, dal punto di vista tecnico. Mi auguro
che questo sia ancora valido».
Ha detto che la nuova
società nascerà tra circa un anno. Chi deve dare il via libera?
«Il consiglio d’ambito di
Atersir, una volta acquisito il parere del consiglio locale composto
dai 30
sindaci di Forlì-Cesena».
Si aspetta ‘pressioni’
di Hera sui primi cittadini?
«No. Mi aspetto una
collaborazione operativa. Poi è ovvio che se i 30 sindaci mi diranno
di non andare avanti io ne terrò conto». Conla nuova società le
bollette diminuiranno? Hera èdubbiosa.
«I costi, a mio parere,
saranno uguali o inferiori a quelli attuali.
Lo studio che cita Chiarini,
esiste, e sono lieto se verrà analizzato e contestato nel merito da
Hera o
da altre aziende che si
occupano di questi servizi».
Il Comune è per la società
post-incenerimento: anche questo vi divide da Hera.
«Ne parleremo oggi in
conferenza stampa, con proposte di breve e medio termine».
Associazione
Gestione
Corretta
Rifiuti
e
Risorse
di
Parma
-
GCR
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