“Se a
chi abita a Groningen non piace questa situazione
non
dovrebbe fare altro che trasferirsi altrove”
A Groningen in Olanda è
stata avvertita una scossa di 3.0 che ha allarmato la popolazione. Il
governo olandese ha riconosciuto la correlazione tra l’attività di
estrazione e le scosse sismiche che da tempo stanno interessando la
zona. Un dipendente della compagnia petrolifera NAM che ha forti
interessi nel territorio Olandese ha affermato: “Abbiamo sempre
saputo che il fracking causa terremoti“.
L’estrazione petrolifera
regala all’Olanda oltre 25 miliardi l’anno senza i quali l’intero
paese sarebbe da tempo finito come Cipro. In Italia la situazione è
diversa eppure il muro di omertà è davvero duro a crollare. Quando
ci fu il terremoto in Emilia i giornalisti che scrissero che questo
avrebbe potuto essere causato da attività di perforazione del suolo,
furono tacciati di “cialtroneria” e di ignoranza.
Non importava nemmeno se a
parlare fosse una valente studiosa come la professoressa Maria Rita
D’Orsogna.
Commenti negativi di ogni
genere e una forte reazione a parte di lettori che, invece di
fermarsi a riflettere, hanno sprecato una grande opportunità di
approfondimento e di riflessione. Poi è subentrato il governo che,
con la coscienza non proprio pulita ha addirittura pensato ad
elaborare una legge che mettesse a tacere chi fa dell’allarmismo in
rete. Insomma, l’Italia sta diventando il paese dove è meglio
ingoiare la paura per scansarsi la galera. Un paese dove il dibattito
scientifico diventa il trampolino di lancio per qualche avviso di
garanzia. Nel frattempo le compagnie guardano con occhio attento
all’Italia, il paese che potrebbe regalare molti milioni di metri
cubi di petrolio estratto dal sottosuolo, oppure di biogas. Non
importa se il petrolio è di pessima qualità a causa dell’alto
tasso di zolfo che necessiterebbe milioni di euro l’anno per la
manutenzione di ogni singolo centro oli, corrodendo i tubi nel giro
di 90 giorni. Come disse la Medoil Gas per il progetto di Ombrina 2:
“Ci sono molti metri di mare ad attutire il danno!“.
Eppure chi ha pronunciato
quella frase choc in Olanda ha un nome e un cognome. Si tratta di
Chiel Seinen, rappresentante della compagnia petrolifera NAM che ha
detto senza pensarci due volte: “Se a chi abita a Groningen non
piace questa situazione non dovrebbe fare altro che trasferirsi
altrove”. Subito dopo ammette: “Fino ad ora abbiamo sempre saputo
che l’estrazione di gas avrebbe potuto causare terremoti, ora non
sappiamo cosa potrebbe accadere”.
La compagnia petrolifera NAM
è un consorzio che unisce Royal Dutch Shell Plc e Exxon Mobil Corp.
Associazione
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e
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di
Parma
-
GCR
Parma,
7 luglio 2013
L'inceneritore
di
Parma
avrebbe
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