martedì 3 settembre 2013

Coldiretti, no all'inceneritore

“Gli impatti della costruzione di un inceneritore sono notevoli – commenta Marino Zani, presidente della Coldiretti di Reggio Emilia – e vanno valutati con attenzione partendo dalla densità della popolazione, dal patrimonio culturale, dall’agricoltura e dalle sue produzioni, oltre agli aspetti tecnici. Nel compiere scelte legate all’ambiente si può aiutare o penalizzare tutto il comporto agroalimentare locale. È importante tenerlo sempre presente”.

L’agricoltura ha riacquistato, negli ultimi anni, il valore che merita e l’attività degli imprenditori agricoli ottiene considerazione agli occhi della società e di consumatori.
La Coldiretti chiede quindi di non vanificare questi risultati collaborando con l’agricoltura per ridurre l’inquinamento e tutelare il nostro territorio per sostenere agli occhi dei consumatori e dei produttori le eccellenze reggiane.

“Ci dichiariamo avversi alla costruzione dell’inceneritore come possibile fonte di inquinamento e deturpamento della nostra terra – conclude Zani – ma siamo ben disposti verso alternative ecosostenibili, che prevedano adeguati accordi di filiera”.

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