Il creato
tutelato da un inceneritore?
La parole
di don Gallo a favore dei beni comuni
Il vescovo di Parma, che da
tempo dice di non voler entrare nella querelle inceneritore,
improvvisamente se ne dimentica, non per attaccare questa industria
insalubre di prima classe, contro la quale la Chiesa di Napoli
digiuna, ma all'opposto per sostenere le tesi degli inceneritoristi,
ed attaccare la presa di posizione di Beppe Grillo.
Lui non ne sa nulla, ma è
certo che Grillo è allarmista.
E manifesta il suo
“disappunto per affermazioni gratuite ed allarmistiche”.
E così davanti a questa
presa di posizione ci tornano in mente le parole di don Andrea Gallo,
che in poche righe ci faceva e di fa sperare in un'altra Chiesa,
vicina ai cittadini ed ai beni comuni come ambiente, acqua, risorse,
perché sono doni che dovremmo preservare e non distruggere.
“Esprimo la mia totale
solidarietà a questo gruppo di Gestione Corretta Rifiuti. Direi che
l'amore alla terra, alla madre terra, è veramente un segno di
civiltà. Vorrei consigliare a tutti di leggersi il Cantico delle
creature di Francesco d' Assisi, tornando indietro di centinaia di
anni. Il Cantico è il manifesto dell'amore alla terra. Il problema
dei politici, dei responsabili ecc. è che diventano complici dove
c'è il lucro e il potere e lo sanno benissimo, anche perché a volte
sono assieme a ricercatori al servizio dell'interesse privato. E
allora non li chiamano più inceneritori, per non far sentire la
cenere, li chiamano termovalorizzatori. E via che l'inquinamento
continua. Purtroppo c'è un grande grido, la terra grida. Le risposte
dei governi ai meeting come Copenaghen sono dei flop. Allora da dove
può partire se non da ciascun cittadino? Ogni cittadino che abita
questo pianeta, se ama la sua terra, può prendersi la responsabilità
via via dal condominio al quartiere ecc. Per esempio uno degli
obiettivi primari è la raccolta differenziata e quindi tutto parte
dal cittadino. Adesso bisogna difendere l' acqua. Può partire
davvero una riscoperta della difesa della Terra. Vogliamo pensare al
futuro dei bambini e riscoprire l' agricoltura locale e il rispetto?
Queste sono le vere battaglie. Questi inceneritori, queste cosiddette
infrastrutture buttate lì con la cementificazione e il costante
inquinamento. Praticamente il nostro pianeta è un bolide, un missile
che va a grandissima velocità, però senza pilota. E dove può
finire senza pilota? Contro un muro! Spetta a ciascuno di noi
rispondere veramente a questa cittadinanza terrena”.
Disegno di Fogliazza (Gianluca Foglia)
Associazione
Gestione
Corretta
Rifiuti
e
Risorse
di
Parma
-
GCR
Parma,
3 settembre 2013
L'inceneritore
di
Parma
è stato acceso
6
giorni
fa
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