domenica 8 settembre 2013

Freda una volta

Chi comanda in regione? La politica o le multiutilities?
L'epurazione dell'assessore Sabrina Freda scuote equilibri e visioni sull'ambiente emiliano romagnolo, alimentando il dubbio sui reali poteri che indirizzano le scelte amministrative


A quanto pare non c'è solo Grillo a trattare senza guanti chi non la pensa come lui.
Ma la cacciata della Freda, rea di non pensarla allo stesso modo del presidente Errani, non suscita alcuna reprimenda nei media, confermando la tesi che non sia tanto il fatto in sé a suscitare il giudizio dell'opinione pubblica, ma l'identità dell'autore, in base alla quale possono emergere sentenze opposte sullo stesso atto.
Ieri l'assessore all'ambiente dell'Emilia Romagna, Sabrina Freda, è stata freddata da Errani e messo all'uscio, colpevole di aver proposto una politica dei rifiuti troppo europea.
L'assessore aveva infatti indicato un futuro prossimo senza inceneritori, una prospettiva che ha fatto venire i i brividi alle multiutilities, che vedono nei forni la loro gallina dalla uova d'oro e non intendono certo rinunciarvi.
Era il settembre del 2012, http://gestionecorrettarifiuti.it/sito/modules/news/article.php?storyid=1316 , e l'assessore in una agenzia Dire parlava di “conversione di Ugozzolo”, “basta inceneritori”, “lo dice l'Europa”, facendo il paio con una dichiarazione del sindaco di Reggio Emilia Del Rio, “in regione bastano 2 impianti di incenerimento”.
Poi lo stop alla Freda, la bocciatura all'emendamento dell'Idv in regione, nel novembre del 2012, http://gestionecorrettarifiuti.it/sito/modules/news/article.php?storyid=1373 , proposta che non aveva suscitato il clamore delle dichiarazioni di Beppe Grillo, pur dicendo in sostanza le stesse cose, affermando che Ugozzolo “pone rilevanti problematiche sotto i profili economico, agroalimentare, dell'impatto ambientale e della salute dei cittadini, anche in considerazione del fatto che le emissioni provocate dall'impianto potrebbero aumentare il valore delle polveri”.
Nessuna alzata di scudi dei consorzi, nessuna manciata di esposti dei movimenti consumatori.
Noi avevamo incrociato la Freda nel luglio del 2010, quando in una Bologna arroventata eravamo in procinto di incontrare proprio Errani, http://gestionecorrettarifiuti.it/sito/modules/news/article.php?storyid=384 , per presentargli l'analisi di fattibilità del piano rifiuti alternativo
Ma al posto del presidente avevamo trovato l'assessore e avevamo ripreso la strada di casa.
La nuova visione della Freda non aveva però lasciato indifferenti le amministrazioni locali. Il piano rifiuti presentato dalla giunta, alleggerito dagli estremismi verdi della Freda, aveva suscitato il no deciso di 7 province della regione http://gestionecorrettarifiuti.it/sito/modules/news/article.php?storyid=1615 , sette sorelle no termo che sottolineavano “poca innovazione, pochi contenuti e nessuna strategia operativa”.
Una stroncatura, firmata Bologna, Ferrara, Piacenza, Forlì-Cesena, Ravenna, Reggio Emilia e Rimini e datata giugno 2013.
Come detto sopra non è importante quello che si dice ma a chi appartiene la bocca dell'oratore.
Così oggi la cacciata dell'assessore non suscita reazioni nemmeno dentro il partito di Di Pietro, che conferma l'amore per il presidente e le sue comode poltrone.
Il piano rifiuti è ancora in alto mare e si avvicina il tempo delle decisioni.
Errani esce comunque molto male dalla vicenda Freda ed il suo peso politico ridimensionato.
Forte con i deboli e debole con i forti non è certo una prerogativa da vincenti.
E anche il suo partito è spaccato tra pro e contro inceneritori.
Civati si è ieri fatto bello scrivendo che il Pd ha chiuso l'inceneritore (Reggio Emilia), mentre Pizzarotti a Parma non ce l'ha fatta.
A Forlì il sindaco è a fianco di Parma nella battaglia per una corretta gestione dei rifiuti senza impianti a caldo.
In Toscana la provincia di Lucca ha deliberato un piano provinciale senza incenerimento dopo il sequestro dell'impianto di Pietrasanta.
Il ministro Orlando ha infine posto il dubbio sull'eccessivo ricorso ai forni.

Associazione Gestione Corretta Rifiuti e Risorse di Parma - GCR
Parma, 8 settembre 2013

L'inceneritore di Parma è stato acceso
11

giorni fa

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