Non più
rifiuti ma risorse
Anche il centro storico
entra nel modello Parma della raccolta differenziata porta a porta.
E' il penultimo ticket verso
una corretta gestione dei rifiuti, mentre lo step successivo,
previsto nella primavera 2014, sarà quello dell'adozione della
tariffazione puntuale, far pagare cioè ai cittadini solo la parte di
rifiuto da smaltire e non per i materiali correttamente
differenziati.
La novità più vistosa sarà
quella della sparizione dei cassonetti stradali, da sempre
considerati, non solo da noi, come la tomba dei materiali preziosi
come carta e plastica, che irrimediabilmente ci finiscono dentro
vista la loro generosa, accogliente dimensione con un facile,
impersonale conferimento.
Senza cassonetti le strade
libereranno posti di sosta e miglioreranno decisamente nel loro
aspetto esteriore, di impatto visivo.
Una città moderna e civile
non ha per le sue strade cassoni di immondizia maleodoranti e pieni
di ogni materiale che poteva invece essere riciclato se correttamente
conferito.
Ci aspettiamo, come sempre,
un avvio punteggiato di abbandoni e mini discariche, più o meno
posizionati nei pressi delle campane del vetro, frutto di ignoranza,
menefreghismo, disattenzione, mancanza di rispetto per la propria
città, pigrizia.
Questa fase è destinata
però a scemare nel giro di qualche settimana.
Quando tutte le famiglie
saranno in possesso dei sacchi e dei bidoncini ed avranno preso
confidenza con i turni di esposizione dei vari materiali, l'abitudine
al nuovo sistema prenderà il sopravvento, evidenziando al contempo
gli aspetti positivi del porta a porta.
Intanto la grande e
fondamentale divisione tra secco e umido.
Gli scarti di cibo, i fondi
del caffè, tutto ciò che è organico, che attiene
all'alimentazione, va separato nelle nostre cucine.
Questa operazione talmente
facile da diventare comoda permette di evitare di avere rifiuti
residui “sporchi” e far diventare il residuo piccola cosa e
soprattutto materia non pericolosa.
L'organico sarà utilizzato
per produrre compost, un fertilizzante assolutamente naturale che
sarà utilissimo per donare di nuovo nutrimento ai nostri campi.
Poi ci sono tutti i
materiali riciclabili, gli imballaggi di varia natura: plastica,
barattolame, vetro, carta, cartone, che potranno diventare materia
prima seconda per riprodurre oggetti degli stessi materiali senza
doverli recuperare in natura impoverendo ulteriormente il pianeta.
L'ottimizzazione di questo
sistema è l'allargamento dei riuso-riciclo ad altre categorie di
oggetti e beni di consumo.
Stiamo parlando dei vestiti
dismessi, delle calzature, di oggetti riciclabili come gli ombrelli
rotti, i tappi di sughero e di plastica, i cd,
Parliamo di un recupero
spinto all'inverosimile come il riciclo dei pannolini, il cui
progetto ormai testato verrà a breve presentato da Fater e Centro
Riciclo Vedelago.
Ci riferiamo al corretto
recupero di medicinali scaduti, di rifiuti pericolosi come vernici,
oli, batterie esauste.
Guardiamo a progetti
importanti come il riciclo delle plastiche dure, sviluppato a
Pontedere dalla Revet,
Tutto (ma proprio tutto) ciò
che è in commercio deve essere riusato, riciclato, recuperato.
Ciò che rimane alla fine è
un errore di progettazione, da cancellare a monte con una corretta
legislazione ambientale che mette al bando la produzione di merci non
facilmente riciclabili, compostabili, riutilizzabili.
L'eco design, la filosofia
molto operativa del cradle to cradle è l'unica strada maestra che ci
può portare al riciclo totale della materia, quel momento che presto
o tardi arriverà, e che farà spegnere ogni combustione, perché
nulla sarà disponibile per le voraci caldaie degli inceneritori.
Associazione
Gestione
Corretta
Rifiuti
e
Risorse
di
Parma
-
GCR
Parma,
9 settembre 2013
L'inceneritore
di
Parma
è stato acceso
12
giorni
fa
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