Grande è il disordine sotto il cielo di Parma, la situazione è quindi eccellente per fermare l’insano progetto di costruire l’inceneritore a Ugozzolo.
Come voi sapete abbiamo messo in cantiere una nuova-vecchia iniziativa. Come già l’anno scorso per S. Lucia, sabato alle ore 16,30 partirà una fiaccolata da piazzale Santa Croce, per dare un ulteriore contributo alla lotta contro il progetto di costruire l’inceneritore di Ugozzolo.
L’inceneritore è nudo.
L’inceneritore è nudo perché è caduta la tesi della necessità di fare a Parma un grande inceneritore, i numeri che abbiamo snocciolato col nostro progetto alternativo, senza che nessuno sia stato in grado di contestarli, dimostrano che il nostro progetto produce alla fine del ciclo 29.000 ton di materiale inerte, il quale può essere lasciato in un piazzale all’aperto senza alcuna conseguenza.
Mentre con l’inceneritore si produrranno 40.000 ton all’anno di ceneri e fitri tossici, ancora oggi non ci hanno detto dove vogliono portarle. Forse le andranno a mettere sopra le ceneri tossiche del vecchio inceneritore del Cornocchio, che sono ancora li, coperte da un telone, perché nessuno le vuole. Inoltre si produrranno miliardi di metri cubi di fumi, tra i quali 3,2 milioni di tonnellate di PM10 e un imprecisato numero di tonnellate di nano polveri, le quali andranno ad incrementare la già disastrosa qualità dell’aria delle nostre zone. Inquinerà anche milioni di metri cubi di acqua.
L’inceneritore è nudo, perché è caduta la tesi dell’innocuità per la salute degli umani e degli animali. Dal convegno che abbiamo organizzato a Parma il 22 settembre, dove le migliori menti della scienza medica e biologica italiana ed europea, quali Dominque Belpomme, Gianni Tamino, Patrizia Gentilini, Giuseppe Masera, hanno spiegato in modo chiaro ed inequivocabile i danni che producono gli inceneritori di rifiuti, non c’è stato alcun medico o scienziato che sia stato in grado di confutare quei dati.
L’inceneritore è nudo, perché è caduta la tesi economica, con l’inceneritore le bollette, se va bene, resteranno le più alte dell’Emilia Romagna. Senza ingenti quantità di denaro pubblico e il monopolio del teleriscaldamento, il cosiddetto termovalorizzatore è antieconomico. Anzi è molto economico per Iren, ma molto poco per tutti i cittadini. Vogliono spendere 300 milioni di euro per trattare i rifiuti di Parma, quando abbiamo dimostrato che con 20 milioni si possono trattare senza emissioni in atmosfera, riducendo la bolletta a carico dei cittadini.
L’inceneritore è nudo perché è illegittimo. L’inceneritore è illegittimo perché hanno truccato le carte degli studi fatti sui danni alla salute dell’uomo. E’ illegittimo perché Enia, quindi Iren, non ha la competenza sullo smaltimento finale dei rifiuti. E’ illegittimo perché non c’è stata nessuna gara pubblica per l’assegnazione di un impianto di interesse pubblico così oneroso. Iren chiede oggi 80 milioni di euro d’indennizzo, nel caso i lavori venissero fermati, ma noi crediamo che nulla sia dovuto perché l’inceneritore è illegittimo.
Se qualcuno dovrà pagare questo è solo Iren.
Se i politici tacciono o tentennano sia la magistratura a muoversi, a fronte dei numerosi esposti e ricorsi presentati dalle associazioni e dai cittadini.
Ecco che in questa situazione in movimento una presenza popolare alla fiaccolata di sabato può essere determinante per indirizzare i decisori del nostro territorio verso soluzioni più sagge nella gestione dei rifiuti. Chiediamo ai cittadini di partecipare a questo appuntamento, chiediamo ai cittadini onesti e consapevoli di portare la loro faccia e la loro candela, senza simboli di partito o politici. Saranno accettate solamente le bandiere ambientaliste e dei cittadini organizzati come i Gas, (Gruppi d’Acquisto Solidali) ma, come ormai tradizione nei nostri appuntamenti, niente simboli politici. Questa è una manifestazione di cittadini liberi, onesti e consapevoli, per la difesa della nostra salute e dei nostri figli, per la difesa del territorio in cui viviamo, per il diritto all’aria pulita.
La salute non ha bandiere ne appartenenza, è di tutti.
Noi comunque, più testardi dei muli sardi, non spegneremo le nostre candele, fino a quando loro non fermeranno il loro camino!
Associazione Gestione Corretta Rifiuti e Risorse di Parma - GCR
Parma, 9 dicembre 2010
-514 giorni all'avvio dell'inceneritore di Parma, ORA lo possiamo fermare.
+192 giorni dalla richiesta a Iren del Piano Economico Finanziario del Pai, forse perché l'inceneritore costa 315 milioni di euro?
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