Parma è sotto attacco. Un attacco informativo, gioioso, esuberante.
Promosso da cittadini che amano il proprio territorio e che lo vogliono difendere, coi denti, dalle speculazioni, da società avide di denaro e parche di trasparenza.
Un attacco a bassa intensità, che si sta infiltrando nelle case dei parmigiani attraverso le cassette delle lettere, oltre 15.000 i volantini stampati e distribuiti porta a porta nei quartieri dai volenterosi del GCR, per parlare della fiaccolata di sabato.
Volontari che passano il loro sabato pomeriggio in un infreddolito banchetto in via Mazzini, a spiegare che Parma merita per la gestione dei propri scarti un sistema più avanzato e meno inquinante di un inceneritore, costruito solo per il beneficio di pochi azionisti.
Volontari che vanno davanti al Teatro Regio, all'Università, davanti ai supermercati, per chiamare la città ad una discesa in piazza per svegliare i nostri amministratori e fargli capire che è ora di dire stop al cantiere, stop ai prossimi veleni.
Migliaia di messaggi e-mail viaggiano per l'etere, per raggiungere gli oltre 10 mila iscritti alle mailing list del GCR.
Auto parlanti viaggiano per i mercati rionali e diffondono nell'aria un messaggio di speranza "Ce la possiamo fare! Facciamo capire ai nostri amministratori che l'aria che respiriamo non è né di destra né di sinistra".
E la gente si volta, ascolta, fa sentire il proprio calore, che scalda meglio di un cappuccino bollente.
E' un viaggio itinerante, che toccherà tutti i quartieri di Parma: piazzale Maestri, piazzale Salsi e viale Osacca, via Pertini, via Traversetolo, via Torrente Bardea, piazzale Matteotti, via D’Azeglio, piazza Lubiana, San Pancrazio, con il megafono che instancabile chiama Parma al corteo di sabato.
Un corteo silenzioso, ma fermo e deciso nel chiedere lo stop al progetto dell’inceneritore di Ugozzolo.
La testimonianza video: http://www.youtube.com/watch?v=yd9hDuEc7G8
Associazione Gestione Corretta Rifiuti e Risorse di Parma - GCR
Parma, 8 dicembre 2010
-515 giorni all'avvio dell'inceneritore di Parma, ORA lo possiamo fermare.
+190 giorni dalla richiesta a Iren del Piano Economico Finanziario del Pai, forse perché l'inceneritore costa 315 milioni di euro?
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