venerdì 10 dicembre 2010

Questa terra non è vostra

nel giorno della vigilia

Volete costruire una macchina che la sporcherà per sempre, minando il futuro di chi questa terra la riceverà in eredità. Ne siete pienamente consapevoli?
Con quale diritto vi impossessate di una terra che non è vostra?
La terra è della comunità, appartiene alla gente che verrà dopo di noi e va loro lasciata intonsa, pulita, fertile.


Chi verrà dopo di noi non ha colpa per il nostro presente.
State distorcendo leggi e codici, per piegarli al vostro volere di interesse e di vantaggio.
Economico, per pochi intimi.
Fingete di porre cura alla soluzione dei nostri problemi.
Invece li fate diventare complicati, per nascondere il business, il vero motivo inconfessabile di questo progetto insensato, che pagheremo noi, con le tasche e con la malattia.
Complicate una cosa semplice. Per gestire i nostri scarti basta separarli.
Solo in questo modo tornano ad essere materie riutilizzabili.
Voi invece li volete bruciare, per farci soldi, ma incenerendoli create nuovi pericolosi problemi.
Disseminate l'ambiente di nuove molecole, cancerogene, addirittura epigenetetiche.
Significa che queste sostanze possono modificare il nostro Dna, il codice delle nostre vite. Per sempre.
Danni per le generazioni future.
Non lo diciamo noi, semplici cittadini che difendono i loro diritti.
Lo dicono i medici, che gli inceneritori vanno fermati e noi li abbiamo sentiti con le nostre orecchie, il 22 settembre all'auditorium. Dalla bocca di personaggi come Dominique Belpomme, un luminare dello studio delle malattie tumorali.
Le sue parole risuonano ancora, cristalline, terribili: “Costruire un inceneritore vicino a un centro abitato è un crimine contro l'umanità”.
A noi non interessa conoscere i dati economici, se stiamo parlando della nostra salute.
La salute è il bene primario di tutti noi, voi non ce la potete togliere la salute.
Voi non ce la toglierete.
Il popolo della salute che camminerà domani verso un futuro migliore afferma questo: non ci saranno sindaci ne presidenti ne direttori generali in grado di convincerci che esista qualcosa di importanza superiore alla salute.
E se la nostra salute non è in cima alla loro agenda, si facciano da parte. Ora.

Associazione Gestione Corretta Rifiuti e Risorse di Parma - GCR

Parma, 10 dicembre 2010
-513 giorni all'avvio dell'inceneritore di Parma, ORA lo possiamo fermare.
+193 giorni dalla richiesta a Iren del Piano Economico Finanziario del Pai, forse perché l'inceneritore costa 315 milioni di euro?

Nel giorno della vigilia della fiaccolata di Santa Lucia

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