domenica 11 dicembre 2011

Invito respinto

Ieri Vincenzo Bernazzoli ha presentato alla città il programma con cui si candida a governare.
Ha infarcito il suo discorso di concetti come “partecipazione dei cittadini, apertura all’associazionismo, ascolto della società civile”, facendo intendere di avere una gran voglia di coinvolgere tutti quanti nello stendere le linee guida della sua proposta.



Ci ha fatto sorridere scoprire che ci sia anche la volontà di includerci nella “squadra che andrà a controllare i livelli di emissioni e il rispetto delle normative”, auspicando che “entrino anche rappresentanti dei comitati contrari al termovalorizzatore”.
Assomiglia tanto a un'idea di questo tipo: prima accendiamo la pentola dei veleni, poi mettiamo i cittadini a regolare la fiamma, eliminando però la posizione “spento”.
Siamo al solito obiettivo a lungo cercato, ingabbiare la protesta fingendo di darle potere.
Cosa mai dovremmo controllare in questi comitati di controllo?
Quello che già sappiamo uscirà dai camini?
La popolazione di Parma e i malanni che giungeranno?
Non ci riesce nemmeno l'Usl, dovremmo riuscirci noi semplici cittadini?
Un esempio lampante. Abbiamo chiesto di conoscere lo stato di salute dei lavoratori del fu inceneritore del Cornocchio, ricevendo in risposta il silenzio. Tombale, visti i temi.
Dovremmo forse in questo comitato controllare i limiti emissivi?
Ma non c'è già l'Arpa, che per questo incamera ingenti risorse, riuscendo ad affermare che dal camino esce vapore acqueo?
Suvvia siamo seri.
Noi non ci riconosciamo nella parte dell'utile idiota.
E siamo ancora convinti che l'impianto non partirà.
Se invece dovesse malauguratamente avviarsi, lotteremo con tutte le nostre forze per fermarlo nel più breve tempo possibile.
Vincenzo Bernazzoli, inceneritorista convinto, che improvvisamente cerca Gcr, pare una presa di posizione un po' incredibile, che assomiglia invece tanto ad un interesse risvegliato dalle urne in avvicinamento.
Nel 2008 gli consegnammo oltre 11.000 firme di cittadini di Parma, fogli prontamente ingoiati da qualche polveroso cassetto.
Per avere un incontro con Bernazzoli nel 2009 abbiamo passato un anno intero a bussare alla sua porta.
Nel 2010 il progetto di gestione alternativa dei rifiuti presentato dal GCR e da un gruppo di ingegneri è planato in Provincia per sparire chissà dove..
La scorsa estate, alla festa del PD a Ravadese, avevamo proposto un dibattito sui rifiuti, richiesta prontamente ignorata.
Insomma ci pare che il quadro sia evidente.
Sarebbe il caso di smetterla con i proclami vuoti, i fumosi inviti a tavoli di concertazione, comitati di controllo senza potere, in cui si spera di accalappiare più gente possibile per dimostrare una disponibilità che è finta ed inconcludente.
Se Bernazzoli fosse sul serio intenzionato ad ascoltare le nostre proposte, è presto detto quello che dovrebbe fare.
1. Aprire immediatamente la revisione del PPGR (il piano provinciale di gestione dei rifiuti)
2. Mettere sotto la lente di ingrandimento il nostro piano di gestione alternativo dei rifiuti
3. Verificare la fattibilità della proposta di riconversione recapitata da van Gansewinkel
Affermare che il termovalorizzatore sia funzionale a “smaltire ciò che resta dalla differenziata” è smentito dalla realtà, visto che l'inceneritore è grande il doppio e oltre di ciò che serve a quello scopo.
E ormai lo sanno tutti.
Per il futuro della città, Bernazzoli pensa al recupero di “una buona politica” in cui “dopo anni passati a pensare a cosa si poteva prendere dalla città, è bene che si ribalti il ragionamento. E che ogni cittadino si chieda invece cosa può dare a Parma per risollevarla”.
Bernazzoli vuole dare a Parma l'inceneritore. No, grazie.
E' dal 2006 che GCR propone convegni, incontri, dibattiti, proprio per concretizzare una visione alternativa a quella imposta dall’alto.
E' dal 2006 che riceviamo solo indifferenza e disinteresse.
Ora cercate almeno di essere coerenti.

Associazione Gestione Corretta Rifiuti e Risorse di Parma - GCR

Parma, 11 dicembre 2011

Sono passati
559 giorni
dalla richiesta a Iren del Piano Economico Finanziario dell'inceneritore di Parma

Mancherebbero
147 giorni
all'accensione del forno, se ancora lo si farà

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