giovedì 26 gennaio 2012

Il tabù del forno e la sordina di Legambiente

L'associazione ambientalista parmigiana ha riunito i candidati alle primarie del centrosinistra.
Domande preparate a tavolino e 5 minuti ad ogni aspirante sindaco per esprimere il proprio pensiero.
Scontato che i quesiti riguardassero ambiti legati all'ecosistema cittadino.



Scontata anche la domanda sui rifiuti, che ha però riservato una imbarazzante regola del silenzio sull'inceneritore.
Ovviamente ogni associazione a casa sua fa ciò che ritiene opportuno.
Ma stupisce che un sodalizio che già nel nome presuppone di occuparsi a 360 gradi di ambiente ponga veti su parole e argomenti di strettissima attinenza nonché di bruciante attualità.
“L'opinione dei candidati sull'inceneritore già la conosciamo” è stata la difesa del presidente Dradi, che ha così contribuito a garantire la noia ad una serata ovattata come lo spesso strato di nebbia che avvolgeva la barchessa.
Inutile la protesta di una esponente di Gcr, che è stata zittita e derisa con un applauso verso chi riportava nell'alveo amico la discussione.
Il dubbio di un adagiamento sulle posizioni del partito più rappresentato quella sera rimane.
Rimane la sensazione di una serata teleguidata con finti combattenti.
Rimane lo sconcerto per i media che hanno sorvolato con benevolenza sulla regola del silenzio, accontentandosi del rilassato chiacchiericcio, confondendo forse anche le posizioni dei singoli per manifesta fricassea.
L'inceneritore rimane, nonostante Legambiente, al centro della scena cittadina.
Il no senza tentennamenti all'impianto di Ugozzolo l'unica scelta per chi preferisce una Parma di domani più sana, meno inquinata, meno guidata dal business, una città a misura di cittadino e non a misura di holding.
E' una scelta di coscienza, che sale da dentro.
Perché dopo che si è approfondito, anche poco, il tema dei rifiuti, la verità balza all'occhio.
Se lo si tiene almeno socchiuso.

Associazione Gestione Corretta Rifiuti e Risorse di Parma - GCR

Parma, 26 gennaio 2012

Sono passati
605 giorni
dalla richiesta a Iren del Piano Economico Finanziario dell'inceneritore di Parma

Mancherebbero
101 giorni
all'accensione del forno, se ancora lo si farà

Nessun commento:

Posta un commento