L'Associazione Gestione Corretta Rifiuti e Risorse di Parma - GCR - dal 2006 si è mossa per impedire la costruzione di un nuovo inceneritore a Parma, a 4 km da piazza Duomo, a fianco di Barilla e Chiesi, Ikea e ParmaRetail. Un mostro che brucerà 130 mila tonnellate di rifiuti all'anno e che inquinerà il nostro territorio per il futuro a venire.
lunedì 30 aprile 2012
Ma perché chi si candida non studia anche un po'?
Pensieri e parole sull'inceneritore
C'è un concetto, un pensiero, non sapremmo come dire, che alcuni candidati a sindaco di Parma ancora non hanno capito sulla questione inceneritore.
L'inceneritore è un impianto insalubre di classe I, come recitano le leggi di questo Paese (sempre prese ad esempio per il rispetto che dobbiamo loro, ma poi spesso chi ci governa se le dimentica, quando conviene).
Rispetto a questa norma un impianto di questo genere non è autorizzabile in zone di rispetto per le colture di pregio (DOP, DOC e compagnia bella).
Quindi già ci casca l'asino (nel senso del candidato sindaco) e bisognerebbe tirare ben forte le orecchie, ignorante sul fatto che il territorio del parmense sia pressoché tutto catalogato come DOP o DOC.
Altra cosa incompresa è che l'inceneritore è un semplice trasformatore di materia.
Le plastiche e la carta che entrano nella fornace, sostanzialmente inerti prima del trattamento, dopo la combustione divengono tossici, come le scorie di risulta e l'aria che esce dal camino.
Ora uno dei candidati, il pidino Bernazzoli, ci assicura e dice che, se sarà sindaco, vuole mandare i dati delle emissioni in tempo reale su un sito web (non una novità, visto che le centraline sono già previste nel le prescrizioni).
Non ha però capito che a far paura non sono tanto la concentrazione delle sostanze tossiche emesse nell'unità di volume (metro cubo) dal camino, che devono necessariamente rientrare entro i limiti emissivi, ma l'accumulo nel tempo di quelle sostanze nei suoli circostanti (decine di km il raggio di impatto), e quindi nella catena alimentare e quindi nei nostri corpi.
Facciamo un esempio: ammettiamo che dal camino esca meno della metà del valore limite emissivo per le diossine che è di 100 picogrammi per metro cubo, e quindi diciamo 40 picogrammi.
I metri cubi emessi dall'impianto (due linee da 72 mila metri cubi ora) saranno 3.456.00 al giorno. Avremo quindi 138.240.000 picogrammi di diossine emesse che, diviso per la dose massima tollerabile con la dieta per un individuo di 70 kg (70 pg al dì), fa una quantità di dosi giornaliere massime tollerabili 987.428 persone.
Moltiplicate questo dato per i 330 giorni di lavoro dell'impianto e per gli anni di attività.
Non è uno scherzo no? Ma qualcuno non lo capisce.
E pensare che proprio a livello europeo si sta cercando di modificare le regole per le autorizzazioni di tali impianti eliminando i limiti emissivi per la concentrazione nei fumi ed inserendo quelli, come nell'esempio che abbiamo fatto ora, che indicano la quantità di emissioni in un dato periodo (giorno, mese, anno).
Ma anche uscendo per un attimo dalla questione inceneritore ci pare che spesso si parli a vanvera.
Potenziare ancora la rete wi-fi significa contribuire al danno alla salute delle persone.
Le reti wi-fi creano un campo elettromagnetico che espone le popolazioni residenti a nuovo ed ulteriore inquinamento, e questo vale specie per gli individui in accrescimento come i bambini.
Se solo si usasse la testa si potrebbe progettare una rete via cavo, che non creerebbe questi disturbi. I medici lo hanno richiesto anche al ministero dell'ambiente.
Stop allo sviluppo delle reti wi-fi nelle scuole.
Ad esempio in Austria ed in altri paesi sono vietate per legge.
Noi no, noi vogliamo fare i grandi.
Grandi promesse pre-elettorali, senza pensare alle conseguenze.
Ma perché chi si candida a governare una comunità non studia anche un po'?
Associazione Gestione Corretta Rifiuti e Risorse di Parma - GCR
Parma, 30 aprile 2012
Sono passati
700 giorni dalla richiesta a Iren del Piano Economico Finanziario dell'inceneritore di Parma
Mancherebbero
6 giorni all'accensione del forno, se ancora lo si farà
Dal 1° maggio 2012 piatti e bicchieri di plastica potranno essere conferiti nella raccolta differenziata della plastica (bidone giallo) grazie a nuovi accordi ANCI-CONAI
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento