L'Associazione Gestione Corretta Rifiuti e Risorse di Parma - GCR - dal 2006 si è mossa per impedire la costruzione di un nuovo inceneritore a Parma, a 4 km da piazza Duomo, a fianco di Barilla e Chiesi, Ikea e ParmaRetail. Un mostro che brucerà 130 mila tonnellate di rifiuti all'anno e che inquinerà il nostro territorio per il futuro a venire.
venerdì 27 aprile 2012
Patto per il presente
Questa sera, ore 21 all'auditorium Toscanini
il confronto dei candidati sull'inceneritore
Fin dal suo nascere l’Associazione Gestione Corretta Rifiuti - GCR, si è opposta alla scelta dell’incenerimento come soluzione finale della catena di smaltimento dei rifiuti, proponendo in alternativa una gestione innovativa già applicata e collaudata in altre realtà.
In tutti questi anni GCR ha svolto una capillare azione di informazione e formazione, di altissimo livello qualitativo, invitando a Parma candidati Nobel, consulenti ONU, referenti OMS, urbanisti di caratura internazionale, Sindaci Italiani e di altri Paesi, un grande e qualificato impegno volto ad evidenziare alla cittadinanza e alle istituzioni quanto reale e concreta sia la via alternativa all’incenerimento, e come sia ampiamente e proficuamente già in uso sia in realtà più piccole che più grandi.
Ancor più nel concreto GCR ha organizzato sopralluoghi dimostrativi ad impianti alternativi all'incenerimento come quello di Vedelago, cui anche l'assessore della Provincia ha presenziato, impianto di primaria eccellenza nel settore, che gode di riconoscimenti internazionali.
Non vi sono scuse, non vi sono giustificazioni, non vi è una sola ragione plausibile per sostenere oggi l’incenerimento come soluzione alla gestione corretta dei rifiuti, rifiuti che nel 21° secolo sono divenuti, per i paesi più avanzati, una nuova risorsa da sfruttare.
Sono evidenti le collusioni tra il sistema politico e quello economico tali da sovrastare e porre in secondo piano gli enormi problemi legati alle malattie e all’incidenza negativa sul futuro delle prossime generazioni, tanto che a margine del congresso mondiale della sanità tenutosi a Parma Dominique Belpomme, oncologo francese di fama internazionale e Presidente dell'Associazione francese per la Ricerca Terapeutica Anti-cancro (ARTAC), senza mezze misure, ha definito gli
inceneritori un crimine contro l’umanità.
Siamo in una delle 5 regioni più inquinate del mondo, con la maggior concentrazione di inceneritori e nella città con il più elevato numero di sforamenti delle PM10 da inizio anno in Italia.
Il nuovo inceneritore incrementerà di oltre 3 tonnellate la produzione di PM 10 rispetto ad oggi, così l’incenerimento aggraverà scelleratamente questa pericolosa situazione ambientale e le ceneri residue, il 30% del totale bruciato, saranno insieme ai filtri dell'impianto un ulteriore rifiuto, in parte catalogato come rifiuto speciale pericoloso (alla stessa stregua di un veleno).
Ancora non è noto come saranno gestite queste ceneri, come saranno smaltite e a quali proibitivi costi. Gli impianti di incenerimento rientrano fra le industrie insalubri di classe I in base all'articolo 216 del testo unico delle Leggi sanitarie, nel cui circondario per diversi chilometri sono proibite coltivazioni destinate a produzioni DOP e questo nel cuore della cosiddetta Food Valley, per la quale certi politici una volta ancora di più dimostrano di non aver alcun amore e rispetto.
La ciminiera di 70 metri in via di ultimazione farà si che le polveri possano ricadere ininterrottamente in una vasta area, anche in città, con buona pace dei buoni intenti (o palliativi) legati al blocco del traffico.
GCR per statuto, non si è mai affiliata o legata a nessun schieramento politico e a nessun esponente politico, perché la salute è un bene comune e questo lo riconoscono le diverse migliaia di persone che hanno silenziosamente sfilato per le vie di Parma con i loro figli, o che hanno più volte riempito i teatri e auditorium cittadini per dare eco e sostegno ad una necessità sentita da tutti, tranne da quei politici che fanno parte di un vecchio modo di pensare lontano dalla gente
E’ proprio ai nuovi politici che si affacciano oggi sulla scena politica per assumersi la responsabilità di guidare la città, animati dall'intendimento di lanciare un segnale di discontinuità e di vicinanza alle esigenze primarie dei cittadini e del suo territorio, che GCR si rivolge, invitandoli pubblicamente a manifestare un loro impegno futuro che aiuti la città e il suo territorio ad intraprendere la corretta via che possa portarci al riciclo totale e a rifiuti zero, con una corretta gestione di tutta la filiera.
Se Parma nel più ravvicinato dei suoi giorni futuri, potrà vantarsi di non avere più necessità di un inceneritore, perché non vi saranno più rifiuti che lo possano alimentare, quel giorno sarà ricordato come il giorno per la vita.
A questi candidati di buona volontà che già in più occasioni hanno pubblicamente manifestato la loro contrarietà o perplessità, chiediamo di sottoscrivere davanti ai cittadini che il decalogo che segue fa parte inequivocabilmente del loro impegno politico e del loro programma amministrativo.
Associazione Gestione Corretta Rifiuti e Risorse di Parma - GCR
Parma, 27 aprile 2012
Sono passati
699 giorni dalla richiesta a Iren del Piano Economico Finanziario dell'inceneritore di Parma
Mancherebbero
9 giorni all'accensione del forno, se ancora lo si farà
Dal 1° maggio 2012 piatti e bicchieri di plastica potranno essere conferiti nella raccolta differenziata della plastica (bidone giallo) grazie a nuovi accordi ANCI-CONAI
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