martedì 24 aprile 2012

Primo non bruciare


Il Pd contro gli inceneritori, ma non a Parma

http://tinyurl.com/pd-piemonte

Chissà se il Pd di Parma si sente sotto assedio, se prova la spiacevole sensazione dell'accerchiamento, la stessa angoscia che deve aver provato il colonnello Custer, a Little Bighorn, quando capì che il destino era segnato.



Un'angoscia che deve essere poi particolarmente pungente, quando sono i tuoi stessi compagni a stringere d'assedio la fortezza.
Perché il Pd di Parma è ormai surclassato e messo da parte proprio dallo stesso Pd, che ormai in lungo e in largo per l'Italia sta dicendo a chiare lettere che l'inceneritore è il passato, e il partito deve guardare al presente, e certamente al futuro.
Non deve essere facile far finta che il Pd finisca sull'Enza, e che il partito debba mantenere lo sguardo basso e concentrato solo sull'opinione di pochi dirigenti, tra l'altro spesso e volentieri messi in minoranza dalle sezioni locali. Un Pd da riserva di caccia, con alte mura sui confini provinciali.

Ma il motivo per cui siamo tornati su questo tema, dopo aver più volte relazionato sui passi avanti di Reggio Emilia, di Lucca, dell'intera Toscana, di territori insomma targati a cifre rosse da sempre, è l'evento che ieri, sabato 21 aprile, si è svolto in quel di Torino.
Noi abbiamo davanti già da un po' il volantino, ma abbiamo dovuto fare qualche telefonata per diramare il dubbio che fosse uno scherzo, visto che a volte anche noi li facciamo.
“I rifiuti come risorsa. Verso una alternativa all'inceneritore” non è una frase manipolata da Gcr con photoshop e poi data in pasto ai media, ma è proprio il titolo della giornata di studio piemontese.
L'immagine di un camino bloccato da un segnale di divieto, il fumo che diventa mostro, la scritta NON BRUCIO! a caratteri stampatello, non è un fotomontaggio di qualche scalmanato ambientalista.
Il luogo del convegno è la camera di commercio di Vercelli, gli interventi sono dell'onorevole Bratti, di Roberto Cavallo di Erica, del sindaco a rifiuti zero di Capannori Giorgio Del Ghingaro, dell'assessore provinciale all'ambiente di Reggio Emilia Mirko Tutino, di Aldo Reschigna, capogruppo del Pd in consiglio regionale.
Preside Maura Forte, segretaria provinciale del Pd, introduce Daniele Peila, responsabile provinciale ambiente del Pd.
Insomma una vasta platea del Pd locale e nazionale.
Ci viene da pensare: ma i parmigiani cosa mai avranno fatto di male per meritarsi gli amministratori pidini che si ritrovano?
Qual'è l'atavica colpa che ci relega a fanalino di coda a livello italiano nella gestione dei rifiuti?
Come è possibile che nell'aprile 2012 uno dei candidati sindaco venga a raccontare che l'inceneritore è stato fatto dopo un'agenda 21, che non è un diario del 1921 ma una consultazione che risale ai primi anni del 2000?
Come è possibile che lo stesso candidato vada in televisione a dire che dobbiamo farci carico delle 700.000 tonnellate dei rifiuti che produciamo in provincia quando sa benissimo che l'ente pubblico è obbligato ad occuparsi solo dei rifiuti urbani, che sono poco più di 1/3 di quella cifra?
Dopo dieci anni siamo ancora fermi ad un assessore all'ambiente che riesce a vedere le persone solo come cumuli di rifiuti da 1,5 kg ciascuno?
Afferma il Pd piemontese: “Non brucio. Riduco, Riciclo, Recupero, per vivere meglio.
Anche a Parma vorremmo vivere meglio.
Di certo non lo possiamo fare con i personaggi che incarnano oggi il Pd locale.


Associazione Gestione Corretta Rifiuti e Risorse di Parma - GCR

Parma, 24 aprile 2012

Sono passati
694 giorni dalla richiesta a Iren del Piano Economico Finanziario dell'inceneritore di Parma

Mancherebbero
12 giorni all'accensione del forno, se ancora lo si farà

Dal 1° maggio 2012 piatti e bicchieri di plastica potranno essere conferiti nella raccolta differenziata della plastica (bidone giallo) grazie a nuovi accordi ANCI-CONAI

Nessun commento:

Posta un commento