Trespidi,
Provincia, Elefanti si dimetta
L’assemblea di Atersir ha
dato mandato al presidente della Provincia, Massimo Trespidi, di
avviare un’azione legale nei confronti di Iren, per recuperare 13
milioni di euro di investimenti mancati. Tutti d’accordo, ad
eccezione del Comune di Piacenza, socio della multiutility. “Quello
di Iren è un atteggiamento ingiustificabile, insopportabile, non più
tollerabile -ha detto Trespidi -. Quando Atersir formalizzerà
l’azione legale, la posizione dei rappresentanti piacentini in
Iren, mi riferisco al dottor Marco Elefanti, sarà da mettere in
discussione, ne chiediamo le dimissioni”. L’assemblea prosegue
inoltre nella valutazione per la gestione, sul modello reggiano, di
una gestione autonoma del servizio idrico. Contattato dalla nostra
redazione per una replica, Elefanti afferma di non voler rilasciare
nessuna dichiarazione e ricorda che il suo mandato scadrà comunque a
breve.
AGGIORNAMENTO DELLE 11.35 –
I sindaci hanno votato sì per dar corso al percorso che porti
all’azione legale contro Iren per i mancati investimenti. Tutti a
favore, eccetto il comune di Piacenza che si astiene. Il primo
cittadino Paolo Dosi motiva la scelta con queste parole: “Non
aderiremo all’azione legale in quanto siamo soci di Iren e l’azione
legale sarebbe contro noi stessi”. Dosi ha anche annunciato un
imminente discussione sulla presenza in seno al consiglio di
amministrazione di Iren.
AGGIORNAMENTO DELLE 11.17 -
“Causa legale contro Iren? Si può”. Il presidente della
Provincia Massimo Trespidi ha letto all’assemblea il parere di un
avvocato di Atersir di Bologna in cui si afferma che la causa contro
i mancati investimenti sul territorio che Iren aveva stabilito nella
convenzione, è possibile. Si tratta, lo ricordiamo di 13 milioni che
erano previsti per gli anni 2011 e 2012. Ora saranno i sindaci a dire
la parola finale. “Dopo ripetute lettere inviate (quella di
novembre ha avuto replica tre mesi dopo) a Iren – ha proseguito
Trespidi – non abbiamo avuto risposta. Solo questa mattina e’
arrivata una lettera in cui si fa una controproposta, quella di
soprassedere sugli investimenti di 13 milioni per non ritoccare le
tariffe”. All’annuncio si è levato il disappunto in sala da
parte dei sindaci.
NOTIZIA DELLE 10.15 - Iren,
oggi è il giorno del “giudizio” dei sindaci del territorio.
Tutti i primi cittadini sono stati chiamati stamattina, nella sala
consiliare della Provincia, a esprimere il parere sulla gestione
dell’acqua, decidendo se aprire la porta alla creazione di un
differente modello di gestione del servizio idrico. Il consiglio
locale di Atersir, l’Agenzia territoriale dell’Emilia-Romagna per
i servizi idrici e rifiuti nata sulle ceneri delle nove vecchie
Agenzie d’ambito territoriale ottimale, sta discutendo se adottare
o meno il modello della Provincia di Reggio Emilia, che ha avviato un
percorso partecipato per la realizzazione di un nuovo modello
gestionale dei servizi idrici, possibile scelta nell’ambito
dell’affidamento ex-novo degli stessi servizi. I sindaci
decideranno quindi in mattinata se riaffidare a Iren la gestione
idrica con la prossima gara, prevista per il prossimo anno: potranno
deliberare di proseguire nell’affidamento esterno oppure scegliere
di tornare alla gestione diretta del servizio, dopo il risultato del
referendum i cui risultati hanno sancito che l’acqua, bene
pubblico, non può essere fonte di profitto. Oggetto del dibattito,
il contenzioso con la multi-utility Iren, a causa dei tredici milioni
di euro di mancati investimenti nel settore idrico nel Piacentino. In
aula anche una folta rappresentanza di cittadini dei comitati “Acqua
bene pubblico”.
Associazione
Gestione
Corretta
Rifiuti
e
Risorse
di
Parma
-
GCR
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