Dalla lettura dei quotidiani
di oggi si legge che il forno è ai nastri di partenza.
Poche settimane ancora e poi
il sacro fuoco arderà in quel di Ugozzolo, per la gioia dei suoi
sostenitori e la rabbia di chi sarà costretto a viverci accanto.
Tra le righe abbiamo anche
letto che la commissione preposta deve dare l'ultimo via alla
procedura, per dar modo al gestore di essere in possesso di tutti i
requisiti di legge necessari e indispensabili per accendere
l'impianto.
Sappiamo tutti come lo
scorso anno la Procura di Parma abbia avviato una approfondita
indagine con il contributo operativo della Guardia di Finanza su
tutta la vicenda dell'inceneritore.
Questa indagine ha portato
il procuratore a richiedere il sequestro del cantiere per le gravi
irregolarità che si sarebbero compiuto nel corso della sua storia.
Il tribunale del riesame ha
poi perfino ipotizzato gravi reati come la corruzione.
Le indagini hanno portato
alla indicazione nel registro degli indagati di oltre una decina di
persone a diverso titolo protagoniste della procedura: funzionari
pubblici e privati, politici, figure di spicco note ai più.
Tra questi nomi ci
risulterebbe presente anche l'incaricato e responsabile del
procedimento autorizzativo del forno, un funzionario della Provincia
di Parma.
Non abbiamo avuto modo di
leggere il registro degli indagati ma diversi furono gli articoli di
stampa per riportarono l'elenco delle persone destinatarie della
comunicazione e la notizia dell'indagine in corso fu data
direttamente dal procuratore capo di Parma.
Ora scopriamo che se fosse
vera quella lista a decidere sull'avvio dell'inceneritore sarebbe una
persona indagata, inserita nell'apposito registro, e che tutt'oggi
una indagine è in corso da parte degli inquirenti per cercare di
fare luce nell'intricata matassa.
Questa persona sarà in
grado di condurre con la dovuta serenità l'analisi delle carte?
Noi qualche dubbio ce lo
poniamo.
Associazione
Gestione
Corretta
Rifiuti
e
Risorse
di
Parma
-
GCR
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