Degrado
made in Parma
La vita scorre a pochi
metri, l'Asolana e il suo intenso flusso su gomma, via Forlanini e il
quartiere industriale. Ma lì, nel regno del nulla, è il vuoto
totale.
E il pieno di cose.
Abbandonate, accartocciate,
bruciate.
E' la Terra dei fuochi in
salsa parmigiana, che si è ritagliata un regno a fianco dello
scheletro fantasma del parcheggio multipiano per-non-si-sa-chi,
quello degli Spip moltiplicati per sé stessi enne volte con somma
finale zero, o meglio con il segno rosso del meno.
Spazza tour: i miasmi di
vernici e colle colpiscono le narici e arrivano in gola. Immancabili
gli ondulati di eternit e la carcassa di una Regata, crivellata e
abbandonata alla ruggine, il grufolare dei topi.
La strada ha le sue piazzole
per il parcheggio in cui sostano le discariche, al posto delle auto.
A cielo aperto scarti di
lavorazione, di cantiere, di arredamento da eliminare per far posto
ai divani dell'ultimo appetibile saldo al 50%.
La strada porta il nome
della nave da crociera affondata a nord dell'Irlanda dagli U-boot
tedeschi nel '40, mentre carica di prigionieri politici si dirigeva
verso il Canada, senza insegne che ne dichiarassero le finalità
L'Arandora Star, che portò
la morte a tanti bardigiani emigrati in Gran Bretagna, divenuti poi
prigionieri all'entrata in guerra dell'Italia, continua ad affondare
oggi tra i mucchi di rifiuti a cielo aperto, sullo sfondo i nuovi
quartieri artigianali, il camino dell'inceneritore, i binari
dell'alta velocità.
Simbolo del disordine, del
degrado, dello spregio alle regole, alla civiltà del rispetto.
Tanti concittadini sanno di
essere gli autori di questo piccolo grande disastro ambientale e
delle altrettante piccole discariche che certamente punteggiano gli
angoli bui della nostra città.
Sanno di essere loro i
protagonisti, di aver portato i loro mezzi carichi sul posto, di
avere ribaltato i cassoni, di avere appiccato i fuochi.
Il conto lo pagheremo noi,
il conto della bonifica di merci e sostanze di cui non siamo
responsabili ma delle quali, per senso civico, ci dovremo occupare.
Quanta strada ancora da
percorrere per avere tutti diritto di cittadinanza in questa città.
Il servizio fotografico:
https://plus.google.com/u/1/photos/114387497204673653019/albums/5897225339528883041
Associazione
Gestione
Corretta
Rifiuti
e
Risorse
di
Parma
-
GCR
Parma,
8 luglio 2013
L'inceneritore
di
Parma
avrebbe
dovuto
accendersi
428
giorni
fa
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