lunedì 8 luglio 2013

La Terra dei fuochi

Degrado made in Parma

La vita scorre a pochi metri, l'Asolana e il suo intenso flusso su gomma, via Forlanini e il quartiere industriale. Ma lì, nel regno del nulla, è il vuoto totale.
E il pieno di cose.
Abbandonate, accartocciate, bruciate.



E' la Terra dei fuochi in salsa parmigiana, che si è ritagliata un regno a fianco dello scheletro fantasma del parcheggio multipiano per-non-si-sa-chi, quello degli Spip moltiplicati per sé stessi enne volte con somma finale zero, o meglio con il segno rosso del meno.
Spazza tour: i miasmi di vernici e colle colpiscono le narici e arrivano in gola. Immancabili gli ondulati di eternit e la carcassa di una Regata, crivellata e abbandonata alla ruggine, il grufolare dei topi.
La strada ha le sue piazzole per il parcheggio in cui sostano le discariche, al posto delle auto.
A cielo aperto scarti di lavorazione, di cantiere, di arredamento da eliminare per far posto ai divani dell'ultimo appetibile saldo al 50%.



La strada porta il nome della nave da crociera affondata a nord dell'Irlanda dagli U-boot tedeschi nel '40, mentre carica di prigionieri politici si dirigeva verso il Canada, senza insegne che ne dichiarassero le finalità
L'Arandora Star, che portò la morte a tanti bardigiani emigrati in Gran Bretagna, divenuti poi prigionieri all'entrata in guerra dell'Italia, continua ad affondare oggi tra i mucchi di rifiuti a cielo aperto, sullo sfondo i nuovi quartieri artigianali, il camino dell'inceneritore, i binari dell'alta velocità.
Simbolo del disordine, del degrado, dello spregio alle regole, alla civiltà del rispetto.
Tanti concittadini sanno di essere gli autori di questo piccolo grande disastro ambientale e delle altrettante piccole discariche che certamente punteggiano gli angoli bui della nostra città.
Sanno di essere loro i protagonisti, di aver portato i loro mezzi carichi sul posto, di avere ribaltato i cassoni, di avere appiccato i fuochi.
Il conto lo pagheremo noi, il conto della bonifica di merci e sostanze di cui non siamo responsabili ma delle quali, per senso civico, ci dovremo occupare.
Quanta strada ancora da percorrere per avere tutti diritto di cittadinanza in questa città.


Associazione Gestione Corretta Rifiuti e Risorse di Parma - GCR
Parma, 8 luglio 2013

L'inceneritore di Parma avrebbe dovuto accendersi
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giorni fa

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