sabato 13 luglio 2013

Campania a morte

Infelix Campania: Legambiente su terreni avvelenati,
Campania come Chernobyl, quanti ce ne sono?




«Ci domandiamo quante altre bombe tossiche sono nascoste, coperte da vegetazione o da campi coltivati nelle terre di Gomorra? Una cosa è certa: tra insalate al cadmio, zucchine impazzite, cavoli amari, pomodori alla diossina, frutta al percolato, il pranzo è servito ed i veleni della discarica arrivano sulla tavola»: lo dice Michele Buonomo, presidente Legambiente Campania, commentando l’ultimo ritrovamento di una discarica di rifiuti tossici vicino a campi coltivati a Caivano.
Buonomo plaude «il lavoro delle Forze dell’ordine in particolare gli uomini del Corpo Forestale del Comandante Sergio Costa. Quella che una volta era la Campania Felix, criminali hanno vomitato di tutto: polveri da abbattimento dei fumi di industrie siderurgiche, cromo, rame, zinco, cadmio in quantità industriali vernici di scarto, fanghi.
La provincia di Napoli nell’ultimo Rapporto Ecomafie è maglia nera a livello nazionale per ciclo dei rifiuti con 303 infrazioni, pari ad un’incidenza di 25 reati ogni 100kmq, 364 persone denunciate o arrestate e 180 sequestri effettuati. E davanti a una Cernobyl napoletana la politica resta a guardare passivamente ad una terra che langue e muore».

Tra i viaggi della speranza dei rifiuti ovviamente ci sono anche le ceneri degli inceneritori, specie quelle cosiddette volanti e molto pericolose. Un'ampia letteratura scientifica ha dimostrato la pericolosità dello scarto dei forni, della loro lisciviazione e colatura all'interno delle discariche, del rilascio nel tempo di metalli pesanti in ambiente, dell'avvelenamento delle falde.
Una serie di situazioni scabrose che sono tenute naturalmente coperte dal silenzio.
Fino a quando?

Associazione Gestione Corretta Rifiuti e Risorse di Parma - GCR
Parma, 13 luglio 2013

L'inceneritore di Parma avrebbe dovuto accendersi
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giorni fa

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