L'Alto
Commissariato francese per le Patologie Professionali in Agricoltura
riconosce il legame tra alcuni tumori maligni del sangue e l'uso di
pesticidi.
Al vaglio
l'inserimento di queste patologie tra le malattie professionali
A Parma
come siamo messi?
da Ecoblog
di Andrea Spinelli Barrile
Che i pesticidi non fossero
proprio l’ideale per gli usi agricoli è uno dei segreti di
Pulcinella del quale il mondo continua a fregiarsi ma che, forse,
comincia a volgere verso un suo completo svelamento: l’Alto
Commissariato francese per le Patologie Professionali in Agricoltura
(Cosmap) ha proposto di includere nella lista di patologie
professionali nel settore agricolo anche le varie forme di tumore
maligno del sangue.
Insomma, il tentativo che si
sta attuando in Francia è certificare il danno che i pesticidi
causano all’essere umano: una proposta che ha, come prevedibile,
scatenato un certo fermento tra operatori del settore e parti in
causa, ma che in realtà non è contestata da nessuno.
Il legame causa-effetto tra
pesticidi ad uso agricolo e tumori maligni del sangue è dunque
oramai acclarato: nemmeno la Federazione Nazionale francese dei
Sindacati degli Agricoltori (Fnsea) nega più la correlazione, pur
manifestando la contrarietà al provvedimento, adducendo come
motivazione la necessità di condivisione delle responsabilità fra
tutte le parti, Stato e aziende produttrici dei pesticidi incluse.
Il problema, come rilevato
dalla Fnsea, e gli oneri di eventuali risarcimenti, nella bozza in
preparazione sarebbe totalmente a carico del datore di lavoro.
In Francia la battaglia
contro i pesticidi agricoli è oramai ad una chiave di volta: solo lo
scorso anno il governo francese aveva riconosciuto una correlazione
tra malattia di Parkinson e prodotti chimici ma anche, nel recente
passato, con la leucemia e il cancro alla vescica, alla prostata e al
cervello.
Per tutta risposta, le
aziende produttrici di pesticidi sostengono l’importanza dell’uso
che si fa di questi prodotti, sottolineando anche il “come”
questi vengono utilizzati: insomma, è la cattiva gestione e la
sovraesposizione ai prodotti a renderli dannosi (un discorso che,
senza girarci attorno, scarica la responsabilità agli stessi
agricoltori).
Associazione
Gestione
Corretta
Rifiuti
e
Risorse
di
Parma
-
GCR
Parma,
22 luglio 2013
L'inceneritore
di
Parma
avrebbe
dovuto
accendersi
442
giorni
fa
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