venerdì 26 luglio 2013

Torino, Parma, Firenze tre inceneritori, un partito, migliaia di vittime

Conferenza Stampa con Rossano Ercolini vincitore del Goldman Environment Prize e
gli esponenti dei Coordinamenti RifiutiZero delle tre città

Torino, Palazzo Civico Sala delle Colonne 31 luglio 2013 h. 12,00


Torino, Parma e Firenze sono tre importanti città italiane, come molte realtà urbane del nostro Paese sono però alle prese con un problema molto grave, lo smog. Nell'ultimo rapporto Istat se Torino e
Parma sono al quarto e quinto posto nella classifica (poco invidiata) delle città con il maggior numero di sforamenti del limite di sicurezza per la concentrazione di PM10 (Torino è anche al quinto posto per il PM2,5), Firenze, tra le città capoluogo con più di 200.000 abitanti con 10 giorni in più di sforamenti è tra le poche realtà a peggiorare rispetto al 2011 (rapporto Istat 2012 Dati
ambientali nelle città, qualità dell’ambiente urbano).
Il destino che accomuna queste metropoli è di avere in previsione l'avviamento di un inceneritore per lo smaltimento dei rifiuti. Tonnellate di inquinanti, milioni di metri cubi di micropolveri sparse nell'aria già malsana e sulle teste ignare di centinaia di migliaia di cittadini totalmente tenuti
all'oscuro sui rischi che correranno quando questi Cancrovalorizzatori saranno attivi.
Sulla rivista The Lancet Oncology è stato recentemente correlato senza ombra di dubbio l'aumento dei tumori ai polmoni con una concentrazione di particelle PM10 e PM2,5 inferiore a quella ritenuta
di sicurezza.
La notizia ha avuto grande risalto sui giornali, ma nessuno l'ha collegata agli orribili monumenti alla stupidità che stavano per essere inaugurati a Torino e Parma e che sono in via di approvazione a Firenze.
I Coordinamenti RifiutiZero di queste tre città hanno deciso di incontrarsi sotto la Mole per denunciare questo comportamento criminale degli amministratori che fanno tutti parte del medesimo partito politico (PD) e che si ostinano a non voler considerare delle alternative per il trattamento e lo smaltimento dei rifiuti.
Per spiegare a tutti che le alternative ci sono e non vengono attuate soltanto per assenza di volontà politica, hanno invitato Rossano Ercolini, divenuto, dopo l'assegnazione del Goldman Environment Prize (un equivalente del premio Noble per l'Ambiente), uno dei simboli mondiali della filosofia RifiutiZero.
Nella conferenza stampa verrà anche presentata la giornata del 31 luglio di lotta contro l'inceneritore di Torino.
La giornata è stata decisa per protestare contro il silenzio che ha circondato il grave incidente avvenuto il 2 maggio che ha portato ad una diffida della Provincia di Torino a TRM per il mancato rispetto di diverse prescrizioni dell'AIA (Autorizzazione Integrata Ambientale) e ad una indagine della magistratura per reati ambientali.
Il Coordinamento RifiutiZero Torino No Inceneritore vuole anche denunciare la politica accomodante ed irresponsabile della Provincia che ha accettato di riavviare l'impianto nonostante che alcuni dei problemi che hanno causato l'incidente del 2 maggio (con l'immissione in atmosfera di una quantità INCONTROLLATA di inquinanti), non siano stati risolti, negli ultimi giorni tra
l'altro si è verificato un secondo incidente che ha di nuovo bloccato il trattamento dei rifiuti.
L'inceneritore di Torino non rispetta le prescrizioni previste ed è stato completato in fretta e furia per ottenere gli incentivi statali, non è sicuro, il comune di Torino tramite il suo Sindaco o l'assessore all'ambiente non si sono nemmeno degnati di commentare questi fatti gravissimi, la nostra protesta è rivolta anche a loro che dovrebbero essere i primi difensori della salute dei torinesi.
Ci troveremo per un presidio davanti alla sede della Provincia in via Maria Vittoria, 12 alle ore 16,00 e poi per una conferenza – dibattito con Rossano Ercolini ed esponenti dei Coordinamenti RifiutiZero di Torino Parma e Firenze in piazza Castello alle ore 18,00.

Associazione Gestione Corretta Rifiuti e Risorse di Parma - GCR
Parma, 26 luglio 2013

L'inceneritore di Parma avrebbe dovuto accendersi
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