omaggio a Antoine-Laurent de Lavoisier
In questo Anno internazionale della Chimica che sta finendo e di cui pochi si sono accorti, in mancanza di degne iniziative culturali al riguardo, un piccolo contributo in extremis a celebrarlo può venire dalla nostra associazione, sempre alla ricerca di occasioni per diffondere consapevolezza ambientale e, anche per questa via, chissà, fermare l'inceneritore.
La proposta è quella di rendere un omaggio a Antoine Lavoisier, padre della Chimica moderna e autore di scoperte fondamentali, una in particolare conosciuta sotto forma di aforisma “Nulla si crea, nulla si distrugge, ma tutto si trasforma”, uno slogan sulle nostre bandiere.
Si presta a incoraggiare la raccolta differenziata e soprattutto a scoraggiare i trucchi sulle emissioni da inceneritore.
Lo ricordava martedì scorso Gianni Giuliari, trattando il caso del progettato (e anche lì fortemente contrastato) inceneritore di Verona: "Come Lavoisier insegna... alla fine della combustione dei rifiuti se un 20% diventerà ceneri e scorie, il rimanente 80 % non sparirà come per incanto, ma sarà formato da una miscela micidiale di metalli pesanti diossine e nano-particelle dispersa in atmosfera".
Difficile girarci intorno da parte di chi ha interesse a manipolare i dati e gli argomenti in materia. La legge di Lavoisier di conservazione della massa ha anche il pregio di essere facilmente comprensibile dal cittadino comune : in una reazione chimica la massa complessiva dei reagenti è uguale alla massa complessiva dei prodotti.
Concetti certamente difficili da capire in certe stanze dell'Autorità cittadina e provinciale, ma non nuovi né sorprendenti per chi ha una cultura scientifica o ha almeno l'opportunità di seguire la comunicazione del Gcr, con frequenti pareri di scienziati autorevoli e indipendenti.
Come il ricercatore di Bologna Alessandro Pesci, che recentemente ribadiva il principio: “E' chiaro che tanta massa entra in un inceneritore, tanta massa deve uscire. Il trucco è che nell'incenerimento in buona parte i rifiuti poi non si vedono più, perché sono nell'aria. Ma (ovviamente) ci sono! Anzi, se si somma alla massa di residui solidi dopo la combustione, la massa dei rifiuti immessi in atmosfera si ottiene un valore... addirittura significativamente maggiore della massa dei rifiuti immessi nell'inceneritore (nella combustione, infatti, viene prelevato ossigeno dall'aria per formare composti con gli elementi chimici presenti nei rifiuti).E questo, qualunque sia il livello tecnologico dell'impianto”.
Ecco, questa è la Chimica messa alla portata di tutti,tradotta in soldoni sulla nostra salute, su casi che ci riguardano da vicino come cittadini.
E se è vero che molto dobbiamo al genio di Lavosier perché non rendergli omaggio pubblico in questi ultimi giorni dell'Anno della Chimica?
Ma dove farlo?
Purtroppo a Parma, “la piccola Parigi”, non c'è neanche un vicolo intitolato al grande parigino. Allora si potrebbe chiedere in prestito a Garibaldi la sua Piazza per un giorno.
Sicuramente lui darebbe la sua approvazione a un cartello sotto il suo monumento che recitasse:
Piazza-per-un-giorno Antoine-Laurent de Lavoisier
(Parigi, 26 agosto 1743–Parigi, 8 maggio 1794) chimico francese.
Padre della Chimica moderna
Riconobbe e battezzò l'ossigeno (1778). Ma soprattutto enunciò la prima versione della legge di conservazione della massa:“nulla si crea, nulla si distrugge, ma tutto si trasforma” che oggi per i cittadini di Parma è una verità preziosa per capire quanto possa essere nocivo per la loro salute un inceneritore che promette di bruciare almeno 130.000 ton di rifiuti... la stessa quantità che senza scampo ci restituirà sotto forma di ceneri da sotterrare e polveri sottili da respirare
Gino Ferri
Associazione Gestione Corretta Rifiuti e Risorse di Parma - GCR
Parma, 19 dicembre 2011
Sono passati
567 giorni
dalla richiesta a Iren del Piano Economico Finanziario dell'inceneritore di Parma
Mancherebbero
139 giorni
all'accensione del forno, se ancora lo si farà
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