L'inceneritore di Scarlino Energia di Grosseto è fermo, gli operai in cassa integrazione.
La V Sezione del Consiglio di Stato ha respinto la richiesta di sospensiva della sentenza del Tar che a novembre aveva annullato tutte le autorizzazioni all’impianto.
I giudici hanno ritenuto che “nella contrapposizione degli interessi in gioco deve ritenersi prevalente quello alla tutela dell’ambiente e della salute pubblica”, ritenendo decisivo il contenuto della relazione del 1° gennaio del consulente del comune di Follonica, Paolo Rabitti.
La sentenza del Tar dunque rimane efficace in attesa del giudizio di merito in secondo grado dinanzi allo stesso Consiglio di Stato, che ha fissato l’udienza per il 4 maggio.
Ora la storia si ripete, a Scarlino Energia: anche tra novembre e dicembre l’impianto si era fermato per qualche giorno, con tanto di procedura di cassa integrazione già avviata, ma stavolta gli effetti dello stop saranno decisamente più pesanti perché destinati a protrarsi per un periodo di tempo più lungo.
Se la prima udienza del ricorso di merito è fissata a maggio, è ragionevole attendersi che per arrivare alla sentenza serviranno almeno due mesi. Dunque l’impianto dovrà restare fermo — con modalità ancora da definire — sicuramente fino all’estate.
“L’azienda, in adempimento dell’ordinanza — fanno sapere i vertici di Scarlino Energia — ha deciso di interrompere immediatamente i conferimenti all’impianto e di sospendere tutte le attività industriali a partire dai prossimi giorni, compresa quella del depuratore comprensoriale che tratta le acque provenienti dal sistema delle barriere idrauliche delle bonifiche di falda (sistema che riguarda anche le altre aziende del Casone, ndr). Contemporaneamente sono iniziate le procedure di messa in sicurezza dell’impianto”.
Tutte decisioni notificate alle autorità e alle altre aziende.
L’iter che porterà allo stop è cominciato: i vertici dell’azienda hanno incontrato le Rsu per informare i rappresentanti dei lavoratori che “nei prossimi giorni sarà avviata la procedura di cassa integrazione”.
I sindacati però non mollano: “E’ in vista la cassa integrazione ordinaria per 6-8 mesi — conferma Furio Santini, Cgil — ma siamo lieti della volontà dell’azienda di non mollare: sappiamo che hanno intenzione di avviare le procedure per richiedere nuove autorizzazioni, Via e Aia. Insomma, si va avanti”.
Ma intanto Scarlino Energia attacca il consulente del Comune di Follonica, Paolo Rabitti: “Ha prospettato una situazione di rischio ambientale, estrapolando dalla relazione dell’Arpat del settembre del 2011 singoli aspetti, e abbia omesso di evidenziare le positive conclusioni della stessa relazione per l’attività dell’azienda. L’azienda ribadisce l’assoluta correttezza operativa nel pieno rispetto della autorizzazioni concesse dalla provincia di Grosseto, sempre confermata dai costanti controlli delle autorità”.
Gianluca Domenichelli
http://www.lanazione.it/grosseto/cronaca/2012/01/12/651322-inceneritore_nuovo_stop.shtml
Associazione Gestione Corretta Rifiuti e Risorse di Parma - GCR
Parma, 12 gennaio 2012
Sono passati
591 giorni
dalla richiesta a Iren del Piano Economico Finanziario dell'inceneritore di Parma
Mancherebbero
115 giorni
all'accensione del forno, se ancora lo si farà
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