Il j'accuse sugli inceneritori di ultimissima generazione
Luca Mercalli è uno dei meteorologi e climatologi più conosciuti oggi in Italia. Torinese di nascita, valsusino di adozione, laureato in geografia in Francia.
Vive con uno stile di vita particolarmente attento all'impronta ecologica, facendo la raccolta differenziata spinta e coltivando l'orto, oltre che frequentando assiduamente le biblioteche.
Presidente della Società Meteorologica Italiana, la maggiore associazione del settore delle scienze dell'atmosfera, ha fondato nel 1993 la rivista Nimbus.
Innumerevoli le sue pubblicazioni, articoli, studi, conferenze su clima e ambiente.
Il suo volto è molto noto anche in Tv per la partecipazione a fortunate trasmissioni come Ambiente Italia, Che tempo che fa, Tg Montagne.
Mercalli svolge anche docenze presso diverse università italiane.
Il climatologo con la passione della divulgazione scientifica ha partecipato nel settembre scorso, a Settimo Torinese, alla presentazione del Festival dell'Ambiente.
Una domanda dal pubblico è arrivata molto puntuale sugli inceneritori.
La scienza cosa dice. Fanno male? C'è un punto finale?
Luca Mercalli, con una dote, oggi rara, di estrema chiarezza e senza peli sulla lingua ha risposto così: “Sul problema incenerimento basta guardare cosa ha scritto l'Unione Europea. La direttiva rifiuti ha indicato 5 punti: riduzione, riuso e stop all'usa e getta, riciclo, incenerimento (bassa priorità), infine la discarica, vista come una tomba, e la natura ricicla tutto. Niente discarica ma neanche niente incenerimento”.
Mercalli ha anche affrontato la realtà di questi giorni: “In uno scenario di crisi non ci sarà esplosione di rifiuti, che diminuiranno”.
E ha poi risposto seccamente: “Fa bene o fa male l'inceneritore? Si sa che fa male sempre. Poi può fare meno male o più male. Comunque non esce profumo di violette dai camini, nemmeno in quelli con le migliori tecnologie. Nella migliore tecnologia si riducono le emissioni, ma i limiti di legge sono solo una convenzione, il caso atrazina in Italia fa scuola nel mondo. E anche quando tutto è perfettamente controllato, c'è il problema degli accumuli. Gli studi sono sempre puntiformi: da quelle ciminiera esce 0,x, sotto il limite di legge. Raramente però si vede il problema sulle persone, ognuno di noi prende 0 virgola un po' qua e un po' là, raramente si fanno studi complessivi. Tutte le emissioni sono nel giusto, ma la somma di aver respirato queste virgole è che ho il cancro. Bisogna ragionare molto prima di investire su questo tipo di tecnologia, che la stessa unione europea ritiene di abbandonare”.
La risposta completa la potete trovare su Internet a questo indirizzo.
http://www.youtube.com/watch?v=fyWBGCCTB9E
Associazione Gestione Corretta Rifiuti e Risorse di Parma - GCR
Parma, 13 gennaio 2012
Sono passati
592 giorni
dalla richiesta a Iren del Piano Economico Finanziario dell'inceneritore di Parma
Mancherebbero
114 giorni
all'accensione del forno, se ancora lo si farà
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