La
differenziata avanza, cosa si brucerà nel forno di Parma?
Con l'ampliamento della
raccolta differenziata spinta nel Lubiana San Lazzaro prosegue il
piano di completamento del porta a porta che farà di Parma, tra un
anno, una città al 100% con sistema di raccolta puntuale e
percentuali di riciclo attorno al 70%.
Una notizia molto
incoraggiante che fatica a convivere con un inceneritore che conta su
65 mila tonnellate annue di rifiuto residuo da bruciare.
Che già oggi non ci sono.
La domanda è ovvia. Cosa si
brucerà nel forno al posto dei rifiuti che mancano?
L'articolato
dell'autorizzazione che la Provincia ha rilasciato a Iren non lascia
spazio a dubbi.
La prescrizione numero 8
recita: “Si ribadisce che al PAIP potranno essere conferiti rifiuti
prodotti esclusivamente nel territorio provinciale di Parma, salvo
espressa autorizzazione dell’Autorità
Competente”.
Avevamo chiesto a tempo
debito di cancellare quel “salvo espressa autorizzazione...”, ma
la Provincia fu molto chiara affermando che non esistevano
possibilità di deroghe e quindi i cittadini potevano dormire sonni
tranquilli.
L'assessore Castellani
metterà il suo corpo davanti ai camion provenienti da fuori
Provincia?
Dai toni offesi del tempo
dovrebbe essere così.
Dubitare delle buone
intenzioni della Provincia non era lecito e probabilmente non lo è
nemmeno ora.
Torniamo però al problema
iniziale.
Cresce la differenziata e la
tendenza pare irreversibile.
Ci vantiamo giustamente in
regione per essere la provincia più virtuosa e avanzata nella
gestione corretta dei rifiuti.
Con l'introduzione della
tariffazione puntuale il salto di qualità farà anche fare un
ulteriore salto di quantità verso la prospettiva di rifiuti zero, il
programma che punta alla riduzione a zero degli scarti prodotti da
cittadini e aziende.
La direzione è tracciata,
gli obiettivi chiari.
Ci sono comuni che già oggi
superano l'80% di raccolta differenziata, lasciando al forno solo le
briciole. La fame della fornace è conclamata mentre ancora non si è
innescato il processo di combustione.
Vorremmo capire le
intenzioni della Provincia: farà morire di fame l'inceneritore o
troverà il grimaldello giusto per aprire le porte ai rifiuti
stranieri?
Associazione
Gestione
Corretta
Rifiuti
e
Risorse
di
Parma
-
GCR
Nessun commento:
Posta un commento