giovedì 9 maggio 2013

Primi anche questa volta


Inceneritore di Parma, diffidato prima di nascere

Il fatto è significativo.
Per la prima volta in Italia un inceneritore viene diffidato prima ancora di entrare in funzione.
Il fiato sul collo del Comune sulla Provincia a quanto pare sta funzionando.
Pressione su un rigoroso controllo e accertamento dei fatti, non accettando scorciatoie e laissez faire, testarda richiesta di rispetto delle prescrizioni, centellinate una ad una.



L'impianto di Ugozzolo doveva entrare in funzione alla chetichella, l'associazione “nerofumo” nata allo scopo riteneva utile la pacificazione per guardare avanti ed essere tutti pappa e ciccia, grasso che cola per qualunque appetito.
A quanto pare di capire dai primi atti di piazzale della Pace il rigore oggi prevale.
E noi ci aspettiamo che questa prassi non subisca alcuna retromarcia o indecisione.
Il controllo di un impianto così complesso comporta la messa a disposizione dei dati reali e completi di funzionamento in modo da poter verificare che tutto funzioni senza pecche e nel rispetto di tutte le prescrizioni e performance richiesti dalla legge e dall'Aia specifica del Paip.
Addirittura è stata cambiata l'Aia per poter procedere a queste prove ante prova.
Il cambio di passo dell'atteggiamento verso l'inceneritore da parte delle autorità è all'evidenza dei fatti di queste ore.
L'esposto presentato dal comune di Parma riguardante il decadimento dei permessi edilizi porta ulteriore acqua al mulino di chi come noi da sempre manifesta l'errore di aver progettato un tale impianto quando con spese infinitamente inferiori si poteva gestire in modo corretto i rifiuti di Parma e del suo territorio provinciale.
Oggi ne siamo ancora più convinti.
Dal crono-programma di Iren il forno doveva essere acceso un anno fa, esattamente il 6 maggio.
Un anno dopo non si vedono ancora sventolare le bandiere del traguardo.

Associazione Gestione Corretta Rifiuti e Risorse di Parma - GCR

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