Forlì,
Pd, contro i poteri forti, ma con il partito compatto contro i forni
Inizia
l'era post camini, il contrario di Parma, dove il Pd li ama
A Forlì
un sindaco con il cognome giusto
http://www.leggilanotizia.it/moduli/notizia.aspx?ID=5297
Se a Parma entra in funzione
l’inceneritore che tanto ha fatto discutere la città e che la
giunta a 5 stelle non ha potuto bloccare, a Forlì inizia un percorso
che va nella direzione esattamente opposta e che mette in discussione
il ruolo di Hera.
Infatti l’Amministrazione
comunale “sta lavorando, sin dal suo insediamento, per la
costituzione della società post-incenerimento, ovvero per la
programmazione delle azioni amministrative ed economiche necessarie a
sostituire gli impianti di smaltimento (discariche e inceneritori)
con impianti di recupero di materia”, parola dell’assessore
all’Ambiente Alberto Bellini.
“La prossima tappa è
quella di ridare ai comuni del circondario il servizio di raccolta
dei rifiuti e di spazzamento, togliendolo a Hera - aggiunge il
sindaco Roberto Balzani, che già si era scontrato con Hera e con
gran parte dei sindaci emiliani romagnoli sulla questione dell’acqua
-. Andremo nei consigli comunali in maggio per partire con questa
rivoluzione, che mira a contenere le tariffe e a costruire un sistema
di riciclo post-incenerimento. Avremo contro tutti i poteri forti
possibili e immaginabili, anche quelli che si dicono ‘di sinistra’.
Così li misureremo”.
Una iniziativa forte,
controcorrente in una realtà regionale dove gran parte dei sindaci
delle maggiori città non osano sfidare il “potere” di Hera.
Tornando ai rifiuti la realizzazione della società
post-incenerimento procederà con i seguenti passi: “Approvazione
di un piano regionale di gestione dei rifiuti, che preveda una quota
minima di materiale residuale da inviare ad incenerimento;
approvazione di una legge regionale, che sostenga attraverso la
fiscalità ambientale, gli obiettivi del piano: riduzione dei rifiuti
ed aumento della raccolta differenziata di qualità; incentivi alla
realizzazione di sistemi di raccolta rifiuti basati sulla
tariffazione puntuale, dove si paga in base alla quantità di rifiuti
indifferenziati prodotti; incentivi alla realizzazione di piattaforme
di selezione, di impianti di recupero materiali, e di impianti di
trattamento del rifiuto urbano residuo”.
L'Amministrazione comunale
di Forlì, in accordo con la Provincia di Forlì-Cesena, si sta
impegnando in questo percorso dal suo insediamento, con diverse
azioni concrete. Infatti Forlì è stato il primo Comune ad approvare
la legge di iniziativa popolare sui rifiuti, così come è stato
fatto diniego ad Hera Ambiente dell'uso dell'inceneritore per il
trattamento di biomasse, con conseguente estensione della quantità
massima autorizzata, e di materiali provenienti dal altre Province.
Inoltre è partita la realizzazione della raccolta porta a porta per
aumentare la percentuale di raccolta differenziata di qualità e la
conferma degli obiettivi previsti dall'autorizzazione integrata
ambientale dell'inceneritore di via Grigioni, che si traducono nella
riduzione della quantità autorizzata da 120.000 a 70.000 tonn/anno”.
L'Amministrazione comunale
continua il percorso di realizzazione della società
post-incenerimento, anche attraverso “la definizione di una
normativa nazionale per promuovere la transizione verso la gestione
dei rifiuti basata sul recupero. Infatti, riteniamo che tale
percorso, oltre ad essere una soluzione ideale dal punto di vista
ambientale e sanitario, sia anche una straordinaria opportunità di
sviluppo economico nel settore dei materiali, ambito economico molto
importante in un paese nel quale le materie prime sono di fatto
assenti. L'amministrazione comunale si augura di incontrare la
collaborazione di tanti enti e amministratori a livello regionale,
come già avvenuto per la legge di iniziativa popolare, sottoscritta
dopo il Comune di Forlì da moltissimi Comuni e Province italiane,
fino a raggiungere oltre 1.200.000 abitanti”.
Associazione
Gestione
Corretta
Rifiuti
e
Risorse
di
Parma
-
GCR
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