giovedì 9 maggio 2013

Inceneritore, prove di accensione


La posizione di Isde

In merito all'accensione programmata di 50 ore per l'avvio dell'impianto di incenerimento di Ugozzolo gestito da Iren, essendo chiaro come riportato in letteratura scientifica che è proprio nelle prove di accensione e spegnimento che si hanno le emissioni peggiori di inquinanti pericolosi per la salute, l'Associazione Medici per l'Ambiente – ISDE Italia di Parma chiede ad IREN di fornire i dati emissivi e ad ARPA e ASL un pronunciamento rapido ed esaustivo su possibili rischi per la salute derivanti da un'accensione affrettata e mal condotta.



In particolare si chiede :
-se le temperature della camera di post-combustione TVC che si è mantenuta al di sopra dei valori ottimali e riferiti dalla letteratura scientifica (temperatura minima prescritta pari a 850°C)
-se vi è stata o meno l'attivazione del sistema automatico finalizzato ad impedire l’alimentazione dei rifiuti in corrispondenza della temperatura scesa al di sotto di 850 °C nella camera di combustione;
-di fornire eventuali analisi effettuate in discontinuo durante l’incenerimento dei rifiuti o, nel caso non ne fossero state effettuate, una valutazione delle emissioni degli inquinanti emessi non monitorati in continuo sulla base delle caratteristiche chimiche/merceologiche del rifiuto incenerito e delle condizioni di funzionamento dell’impianto;
-di dichiarare l’analisi merceologica del rifiuto oggetto di prova di combustione;
-di fornire una valutazione in merito alla presenza nelle scorie/ceneri pesanti di materiali incombusti ed elevata presenza di metalli;
Crediamo che l'impianto così come ha preso l'avvio affrettato per ricevere gli incentivi sia partito malissimo e che la gestione non possa essere condotta con regole superficiali. Se si dovessero riscontrare irregolarità l'impianto andrà chiuso immediatamente per le verifiche del caso.
Prima di tutto la salute.

Dott. Manrico Guerra
ISDE Italia – Sezione di Parma

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