La
posizione di Isde
In merito all'accensione programmata di
50 ore per l'avvio dell'impianto di incenerimento di Ugozzolo gestito
da Iren, essendo chiaro come riportato in letteratura scientifica che
è proprio nelle prove di accensione e spegnimento che si hanno le
emissioni peggiori di inquinanti pericolosi per la salute,
l'Associazione Medici per l'Ambiente – ISDE Italia di Parma chiede
ad IREN di fornire i dati emissivi e ad ARPA e ASL un pronunciamento
rapido ed esaustivo su possibili rischi per la salute derivanti da
un'accensione affrettata e mal condotta.
In particolare si chiede :
-se le temperature della camera di
post-combustione TVC che si è mantenuta al di sopra dei valori
ottimali e riferiti dalla letteratura scientifica (temperatura minima
prescritta pari a 850°C)
-se vi è stata o meno l'attivazione
del sistema automatico finalizzato ad impedire l’alimentazione dei
rifiuti in corrispondenza della temperatura scesa al di sotto di 850
°C nella camera di combustione;
-di fornire eventuali analisi
effettuate in discontinuo durante l’incenerimento dei rifiuti o,
nel caso non ne fossero state effettuate, una valutazione delle
emissioni degli inquinanti emessi non monitorati in continuo sulla
base delle caratteristiche chimiche/merceologiche del rifiuto
incenerito e delle condizioni di funzionamento dell’impianto;
-di dichiarare l’analisi merceologica
del rifiuto oggetto di prova di combustione;
-di fornire una valutazione in merito
alla presenza nelle scorie/ceneri pesanti di materiali incombusti ed
elevata presenza di metalli;
Crediamo che l'impianto così come ha
preso l'avvio affrettato per ricevere gli incentivi sia partito
malissimo e che la gestione non possa essere condotta con regole
superficiali. Se si dovessero riscontrare irregolarità l'impianto
andrà chiuso immediatamente per le verifiche del caso.
Prima di tutto la salute.
Dott. Manrico Guerra
ISDE Italia – Sezione di Parma
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