Ma i media
tacciono. Silenzio assenso.
E' appena stato inaugurato
ma già si registra un primo importante “incidente tecnico”.
Stiamo parlando
dell'inceneritore del Gerbido, prima periferia di Torino.
E' tragicamente comico che
l'impianto sia "entrato in esercizio provvisorio" i1 1°
maggio e sia andato in guasto ed abbia vomitato fumi tossici il 2
maggio: un gran bel compleanno.
TRM ha confermato che il 2
maggio alle ore 18 si è verificato un incidente tecnico al
nuovissimo inceneritore del Gerbido di Torino, con emissioni nocive
evidentemente fuori controllo.
Secondo quanto riferito
dall'ing. Di Bartolo, si è verificato un "problema tecnico"
che sostanzialmente ha causato un black-out all'impianto con "entrata
in funzione di tutti i sistemi di sicurezza, che così sono stati
collaudati". È stato altresì riferito che "le centraline
di monitoraggio hanno funzionato", ma cosa abbiano rilevato
(chissà perché) non è stato detto.
Al di là della propaganda,
cosa vuol dire tutto ciò e come si spiegano i fumi biancastri e
"polverosi" che per tutta la notte si sono diffusi su
Torino e cintura?
Vediamo di capirlo.
La linea fumi è costituita
da una serie di filtri successivi, con ruoli e scopi diversi, e che
secondo TRM trattengono il 99.9% delle sostanze nocive, lasciando
passare solo lo 0.1%.
Il primo della serie è
l'elettrofiltro, che serve proprio a trattenere le polveri altamente
nocive (rifiuti tossici da smaltire in discariche speciali).
Ovviamente, durante un blackout, l'elettrofiltro non può funzionare
e le polveri (PM10, PM2.5 ecc.) altamente tossiche ed impregnate di
diossine, PCB, metalli pesanti non sono trattenute.
Tuttavia non si possono
nemmeno usare i filtri successivi, perché non sono fatti per
ricevere polveri (si intaserebbero immediatamente, con gravi danni
per la sicurezza economica di TRM...).
Entrano pertanto in funzione
i "sistemi di sicurezza" che servono a salvaguardare
l'impianto (e non i cittadini e l'ambiente): in pratica quindi
riteniamo che i fumi altamente tossici e contaminati siano stati
scaricati direttamente in ciminiera, bypassando tutti i filtri.
Anziché lo 0.1% di sostanze
tossiche pubblicizzato da TRM, ne è stato quindi emesso il 100%,
ovvero, se la matematica non è un'opinione, 1000 volte il teorico
"normale".
Dopo l'incidente, l'impianto
è completamente stato fermato dal giorno 3 maggio.
Silenzio totale sui mezzi
d'informazione.
Oggi a Torino la
manifestazione contro l'inceneritore.
Coordinamento Ambientalista
Rifiuti Piemonte
Associazione
Gestione
Corretta
Rifiuti
e
Risorse
di
Parma
-
GCR
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