di Vincenzo Tradardi
L’inceneritore di Ugozzolo
è stato acceso.
Campane a martello.
Nessuno, ma proprio nessuno,
di notte si freghi le mani ridendo.
Nessuno canti vittoria.
E’ un disastro per tutti,
una sciagura. Un giorno conteremo i costi sociali: malattie, tumori ,
morti, danni ambientali. In natura nulla si crea e nulla si
distrugge, tutto si trasforma.
Dai rifiuti l’inceneritore
produce nanoparticelle. Che non perdonano. Nessuno dica: ve l’avevo
detto. Si poteva evitare. La contestazione era iniziata ben prima
dell’avvio dei cantieri.
Le alternative ci sono. Ma
la logica del profitto ha prevalso sulla difesa della salute e
dell’ambiente. Parma non merita tutto questo.
Che poi, in questo contesto,
un presidente di Amministrazione provinciale , di fronte a una
contestazione (per altro moderata rispetto alla gravità del
problema) si metta a scalciare contro uno dei giovani che
manifestavano, la dice tutta sul degrado civile e morale che ormai
alberga nei piani alti della politica.
Associazione
Gestione
Corretta
Rifiuti
e
Risorse
di
Parma
-
GCR
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