domenica 28 luglio 2013

Ti-Bre, scacco al futuro

Questo pomeriggio il sit-in a Fornovo

Sit in di protesta questo pomeriggio al casello autostradale di Fornovo contro il progetto di allungamento della Parma Spezia verso la Brennero, la cosiddetta Ti-Bre.


L’opera, già appaltata alla parmigiana Pizzarotti, dovrebbe entro il 2014 andare a regime con i suoi 9,5 chilometri di asfalto, quelli che dividono Ponte Taro da Trecasali, quelli che porterebbero cemento a asfalto a finire nel nulla, lasciando dietro di sé uno scempio ambientale.
Legambiente spera che si riesca ancora a fare qualcosa per bloccare lo sciagurato progetto, una inutile ulteriore cementificazione del paesaggio della bassa parmense.
Legambiente chiede ai comuni attraversati dall’opera di rinunciare alle opere aggiuntive, in modo per lo meno da favorire una reale compensazione ambientale.
Alle 18 di oggi, al casello dell’A15 di Fornovo, il sit in di protesta per far emergere l'ennesimo attacco al paesaggio, un'opera che causerà anche l'aumento delle tariffe dell’A15 nei prossimi anni, tariffe già oggi molto dispendiose per chi usufruisce di questa autostrada.
Oggi è arrivato anche l'appoggio del comune di Parma e del Movimento 5 Stelle alla lotta contro l'opera e la richiesta di trasformare le opere di compensazione in veri recuperi ambientali come ad esempio la bonifica della discarica di Viarolo.
Anche tra le fila del Pd si rumoreggia e il consigliere di minoranza Dall'Olio pare che si schiererà contro il progetto nella prossima seduta del consiglio comunale.

Associazione Gestione Corretta Rifiuti e Risorse di Parma - GCR
Parma, 28 luglio 2013

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