giovedì 16 dicembre 2010

Il Tar del Lazio boccia l'inceneritore

vittoria dei comitati

Santa Lucia 2010 rimarrà una data da ricordare. Mentre a Parma il popolo della salute percorreva il centro per arrivare sotto casa del sindaco a chiedere lo stop dei lavori a Ugozzolo, in Lazio il Tar bocciava il progetto del mega inceneritore di Albano.
Sono stati accolti i ricorsi presentati dal Comitato No Inc contro la costruzione del contestato impianto di Albano dopo che l'Usl aveva espresso parere negativo.



Il Tar ha annullato la Via, la valutazione di impatto ambientale, che dava l'inizio alla costruzione dell'impianto con non poche controversie politiche per il rilascio dell'autorizzazione da parte della giunta regionale allora guidata da Piero Marrazzo.
Quindi anche ad autorizzazione protocollata la speranza che qualcuno ci metta il naso dentro per rilevare le magagne c'è sempre.
Sono stati accolti oltre al ricorso principale anche quelli secondari che mettevano in discussione il progetto dell'inceneritore progettato con raffreddamento ad aria e non ad acqua, visto il grave deficit idrico della zona.
Ricordiamo che insieme ai ricorsi dei comitati erano stati presentati ad adiuvandum i ricorsi delle amministrazione comunali coinvolte nell'impianto, primo fra tutti il comune di Albano che ha espresso tutta la sua soddisfazione per un vero lavoro di squadra. Anche il WWF tra i ricorrenti.
C'è quindi la conferma di come la amministrazioni locali possano insieme alla cittadinanza diventare attori fondamentali nel processo di contrasto a questi progetti che vanno contro la salute e l'ambiente dei territori coinvolti. I comuni hanno molto peso quando i giudici debbono valutare le decisioni perché dimostrano la correttezza e serietà dei movimenti di opposizione.
Subito in piazza i sostenitori del No in un tripudio di felicità e soddisfazione per il mancato pericolo.
Tra le motivazioni della sentenza l“omesso esame del rapporto tra costi e benefici, l'omessa verifica dell’opzione zero”, due sottolineature che ci fanno rammentare molto bene la nostra situazione locale, dove la soluzione inceneritore è stata a senso unico.

Il link alla sentenza
http://2.citynews-romatoday.stgy.it/files/pdf/20101216/sentenza-tar-inceneritore.pdf

Associazione Gestione Corretta Rifiuti e Risorse di Parma - GCR
Parma, 16 dicembre 2010
-507 giorni all'avvio dell'inceneritore di Parma, ORA lo possiamo fermare.
+199 giorni dalla richiesta a Iren del Piano Economico Finanziario del Pai, forse perché l'inceneritore costa 315 milioni di euro?

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