lunedì 13 dicembre 2010

Santa Lucia nella valle dei veleni

Terre maltrattate e prese a pugni, sfruttate senza riguardi ne misura, terre da macello.
Esiste una programmazione territoriale che guardi alla nostra provincia come un organismo unitario da salvaguardare e sviluppare in tutte le sue parti? Uno sviluppo sostenibile, equo, paritario?
No, esiste solo una terra di conquista, occhi attenti per sfruttare ogni minima evidenza di risorse, ricchezza, giacimento, a favore dei furbi del momento.


Protesta

Del futuro, dei posteri, delle conseguenze di queste azioni, è tutto un fare spallucce, siamo concentrati su altro.
Oggi siamo arrivati a tirare le somme di un territorio massacrato, vilipeso, violato.
Con una sequela infinita di voragini, luoghi dove bruciare di tutto, seppellire di tutto, erigere nuovi progetti estrattivi, produttivi, sempre profumati di soldi, senza che i progetti siano valutati a 360 gradi, con benefici e svantaggi messi in bilancio, per capire, fatti i conti, se davvero l'investimento avrà un segno più, per tutti, ambiente compreso.
Miopia pandemica che colpisce ogni amministrazione ed ente, ogni comune e comunità, non uno che si accorga che le risorse sono finite, l'aria pulita è finita, l'acqua pulita è finita e le uniche azioni possibili sono quelle di risanamento, di rientro, di bonifica, di recupero.
Un getto di cemento che erutta giorno e notte nuove case, nuovi centri commerciali, nuove zone edificabili, nuovi condomini, nuove strade, rubando terra, erba, pascoli, grano e lasciando dietro di sé cubi vuoti, pieno solo di aria condizionata e merci, fiumi di auto in perenne movimento.
Cecità che qualcuno o qualcosa dovrà risanare, aiutando a rinsavire le menti dei nostri amministratori poco avveduti, molto cinici.
Non siamo stati capaci noi di fermarci, ora è la Natura a presentare il conto.


Protesta canina

Utilizzo del pianeta 4 volte sopra le possibilità, risorse annue finite in agosto, il resto dell'anno si saccheggiano le scorte, i progetti visti solo a senso unico, benefici monodirezionali, danni collaterali sparsi a caso un po' qua un po' là, con colpevole libertà di inquinare.
I cittadini sono oggi chiamati a difendere le loro terre direttamente, acquisendo consapevolezza, ritirando le deleghe, facendo rete.
La mappa della vergogna va cancellata strappandone via i pezzi uno ad uno, partendo dal basso, o se volete dall'alto delle cave ofiolitiche, ultimo scandalo e frontiera, nuovo fronte dei patrioti della food valley, luogo simbolo dove piantare il vessillo della natura per non tirarlo più via.
E' questo il regalo di Santa Lucia che sabato scorso è stato richiesto a piena voce.

Associazione Gestione Corretta Rifiuti e Risorse di Parma - GCR

Parma, 13 dicembre 2010
-510 giorni all'avvio dell'inceneritore di Parma, ORA lo possiamo fermare.
+196 giorni dalla richiesta a Iren del Piano Economico Finanziario del Pai, forse perché l'inceneritore costa 315 milioni di euro?

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