sabato 30 luglio 2011

27 luglio, il vuoto in regione ER

Il 27 luglio sarà ricordato come un'altra storica giornata per Parma e il suo futuro.
In regione si è votata la risoluzione del Movimento 5 Stelle, preparata molti mesi prima, sul tema dei rifiuti e dell'inceneritore di Parma.
Esperti di livello nazionale ed europeo avevano steso una proposta di azione che toccava diversi aspetti della gestione dei rifiuti, rimarcando la necessità anche per Parma di raggiungere il 65% di raccolta differenziata, come indicato dalle norme europee e nazionali, abbandonando al contempo il progetto dell'inceneritore.
Per noi un documento condivisibile al mille per cento, per il quale ringraziare i grillini Favia e De Franceschi.


Giovanni Favia, consigliere regionale M5S

La sessione del consiglio è andata in diretta sul sito della regione, e chi ha avuto la fortuna di assistervi ha avuto modo di comporre un quadro desolante delle nostre forze politiche.
In un’aula semi deserta Giovanni Favia ha esposto le ragioni di una scelta moderna, diversa e più virtuosa, rispetto a quella obsoleta di un inceneritore.
Attorno a lui chiacchiericcio e risate, consiglieri che organizzavano le loro cose per lasciare l'aula, ma di attenzione alle parole del collega, nessuna. Quei pochi rappresentanti dei cittadini presenti erano in altre faccende affaccendati. Forse già fiutando l’aria di vacanza, si scambiavano indirizzi e suggerimenti, tutto, insomma, tranne che prestare attenzione ad un argomento così importante, che riguarda la salute dei propri amministrati e, ironia della sorte, anche di loro stessi, come quello dei rifiuti e della loro gestione.
La maggior parte dei consiglieri di Parma non erano nemmeno presenti, forse fuggiti via per non dover dire un giorno, che avevano votato contro.
Tanti Ponzio Pilato, che si lavano le mani senza proferire parola.
Nessun intervento, nessuna richiesta di spiegazioni, nessuna presa di posizione.
Uno spettacolo deprimente.
L'astensione è giunta da PDL, Lega Nord, IDV, UdC, Sel.
Tutto il PD, compatto e serrato, ha votato contro.
Il PD non afferma a livello nazionale che bisogna seguire le buone pratiche e differenziare e recuperare il più possibile?
Coloro che votano PD sanno come si comporta il partito nel momento delle scelte?
L’ascolto ai cittadini, enfatizzato da Bersani quella stessa sera in piazza Garibaldi, dov'è finito?
Siamo sconcertati.
Ci saremmo aspettati un briciolo di attenzione, invece il nulla più deprimente ha prevalso.
Quando i cittadini si sveglieranno dal torpore ed inizieranno a chiedere coerenza a chi hanno votato?
Quando si leggeranno per bene i programmi presentati in periodo elettorale e li conserveranno nel cassetto per confrontarli poi con le azioni concrete durante il corso del mandato?

Associazione Gestione Corretta Rifiuti e Risorse di Parma - GCR

Parma, 30 luglio 2011

+29 giorni dallo stop del cantiere dell'inceneritore di Parma

+425 giorni dalla richiesta a Iren del Piano Economico Finanziario del Pai, forse perché l'inceneritore costa 315 milioni di euro?

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