Il Pd chiama e noi ci presentiamo puntuali.
Ma ieri sera le domande non erano ammesse.
Eppure le nostre bandiere sventolavano, lo striscione “I Medici chiamano Parma” Bersani se l'è visto davanti tutta la santa sera, un'ora e mezza a braccia tese per sottolineare il grande silenzio del Pd sull'inceneritore di Ugozzolo.
E' un argomento tabù, nonostante i rumors della base.
Nessun cenno al forno ed alla strategia del Pd sui rifiuti, nulla, neppure una risposta al drammatico scontro del 2007, quando Bersani da ministro dell'Industria aveva tacciato pesantemente l'Ordine dei Medici dell'Emilia Romagna, reo di avere sollecitato una moratoria sugli inceneritori.
Un gesto rimasto come un buco nero nella carriera del segretario del Pd, in quella occasione più attento alle lobbies e ai medici che operano con “animus politicus”, piuttosto che alla salute dei cittadini e ai medici che operano secondo codice deontologico con scienza e coscienza.
Un gesto che richiama gli affari della CCC con l'inceneritore di Parma, quel consorzio cooperative implicato nell'affaire Penati, ma che intanto aveva vinto da solo la gara europea per le opere edili dell'inceneritore.
Il Pd ci chiama e noi accorriamo in suo soccorso, anche qualche settimana fa l'appello al Gcr.
Mentre trafelati salivamo gli ultimi gradini ci è venuto in mente che qualche giorno prima il Pd ci aveva con solerzia sbattuti letteralmente fuori dalla loro convention programmatica “Parma è qui”.
Così ci ha assalito il dubbio.
Vorranno proprio noi?
Siamo noi che il consigliere Iotti ha reclamato a gran voce ad essere in prima linea, a dibattere sulla raccolta differenziata, così fondamentale per il futuro?
Il Pd ci ha chiamati in consiglio comunale, come se la nostra associazione potesse avere diritto di parola in quel consesso.
Gcr dove sei? Recita Iotti nella nostra direzione, richiamandoci al dovere.
Ci danno per assenti, ma anche troppo presenti, che si decidano se siamo troppo ingombranti o troppo assenti, rischiamo altrimenti una pericolosa crisi di identità.
Noi ci siamo, anche nel quartiere Cittadella, per ribadire che il porta a porta è fondamentale, ma nel contempo bisogna ascoltare i cittadini e trovare le corrette soluzioni, per fare insieme festa per le percentuali di differenziata alle stelle.
Ci siamo con la base del Pd che sappiamo contraria e sconcertata da questa posizione del partito rigida e a muso duro per costruire il forno, senza se e senza ma, anche contro la legalità, facendo spallucce ad un abuso edilizio.
Ma il Pd dei vertici, quello che crede nel Verbo Incenerito, ha ormai dato il meglio di sé nelle assenze, e il libretto è ormai esaurito, bisogna scrivere le giustificazione nel dorso della copertina.
Dov'era il Pd in questi quattro anni, mentre il rappresentante del comune in Ato era in palese conflitto di interessi essendo anche un dipendente di Iren?
Dov'era il Pd mentre Iren espropriava terreni e costruiva in abuso edilizio?
Dov'era il Pd quando Gcr presentava una petizione a Comune e Provincia per migliorare il piano di gestione dei rifiuti, appello sottoscritto da undicimila cittadini di Parma?
Dov'era il Pd di Parma quando i mega stipendi ed i gettoni di presenza dei dirigenti e consiglieri di Iren venivano aspramente contestati a Reggio Emilia, così come la nomina a vicepresidente di Villani?
Dov'è infine il Pd quando si tratta di controllare la trasparenza delle tariffe e delle bollette di Iren?
Ieri il Pd si è ancora una volta dimenticato di questi temi.
Anche di questo si voleva sentire dire qualcosa ieri sera, la base del Pd se lo aspettava, come si aspetta un chiarimento dei vertici sulla scelta assurda di un impianto obsoleto e troppo grande, che fa a pugni con la raccolta differenziata.
Associazione Gestione Corretta Rifiuti e Risorse di Parma - GCR
Parma, 28 luglio 2011
+27 giorni dallo stop del cantiere dell'inceneritore di Parma
+423 giorni dalla richiesta a Iren del Piano Economico Finanziario del Pai, forse perché l'inceneritore costa 315 milioni di euro?
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