mercoledì 27 luglio 2011

Parma chiede una decisione rapida

Prendiamo atto della decisione dei capigruppo nella riunione di lunedì 25 luglio circa l’ammissibilità del referendum sull'inceneritore di Parma. Giorgio Pagliari (PD), Marco Ablondi (PRC), Paolo Pizzigoni, (Altrapolitica), Matteo Agoletti (UDC), Mario Variati (Impegno per Parma), Massimo Iotti (Vicepresidente, PD) ed Elvio Ubaldi (Presidente, Civiltà Parmigiana), all’unanimità hanno chiesto un parere legale non necessario con l’evidente intento di ritardarne l’eventuale approvazione e posticiparne la data a dopo il 2013.



Lo Statuto del Comune è ben chiaro e il quesito presentato NON rientra fra quei casi per i quali non viene ammesso un referendum. La decisione in questo caso è solo politica e quindi invitiamo i cittadini a tenerne conto quando nei prossimi mesi i comizi elettorali saranno farciti di richiami al civismo, alla vicinanza con la società civile e ai rapporti con l’associazionismo. Ieri sera queste belle parole sono rimaste fuori dalla conferenza dei capigruppo.
D'altronde il presidente Ubaldi ha già chiarito il suo pensiero affermando che "il referendum non si può fare perché l'opera è già cantierizzata e non si possono mettere in discussione opere già in cantiere. Bisogna poi verificare la legittimità del referendum".
Ancora una volta sembra che la volontà popolare venga ignorata, come già avvenuto in passato con la Metropolitana. Nessuno a suo tempo ha chiesto ai cittadini di Parma cosa pensassero di un’opera di tale portata, così impattante per il territorio; si è fatto di tutto per farla passare di nascosto, senza che la maggioranza della popolazione fosse davvero conscia e consapevole dei rischi e dei costi di questo mostro.
Oggi ci vengono a dire che non si può fermare un’opera già cantierizzata, un’opera che fra l’altro è di un soggetto privato e sulla quale pendono già tanti dubbi e irregolarità.
In questa fase non chiediamo ai signori sopra citati di esprimersi se sono contrari o favorevoli all’inceneritore. Abbiamo semplicemente chiesto di permettere alla città di Parma di esprimere un parere con uno strumento che nei mesi scorsi ha risvegliato la voglia di partecipazione della società civile sulle cose che veramente interessano ai cittadini.
L’ambiente, l’acqua, il territorio riguardano tutti noi: i cittadini hanno il diritto di esprimere la propria opinione e i rappresentanti delegati hanno il dovere di permettere questa bella espressione di democrazia diretta che è il referendum.
Dai consiglieri sopra citati pretendiamo che la decisione sia rapida e che arrivi entro i primi giorni di agosto e non alla fine del mese prossimo, come preannunciato da alcuni media.
Sarebbe un buon segnale di una classe politica che da entrambe le parti, destra e sinistra, non fa altro che manifestare sempre di più la propria lontananza dalla gente comune, dai propri elettori.

Comitato No Inceneritore - Nicoletta Paci

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