lunedì 25 luglio 2011

Provincia di Parma, la Giunta del non so

Titolo edilizio sì, titolo edilizio no, il nuovo scoop di Gcr

La battaglia senza regole dell'inceneritore di Parma si sta giocando ora sul fronte edilizio.
Che peraltro rappresenta solo una delle tante trincee dalle quali la guerra di posizione sviluppa le sue micidiali schermaglie.
L'inceneritore di Parma necessitava di permesso di costruire?
L'inceneritore di Parma è un'opera pubblica?
La disfida si combatte su questi due temi, che di fatto è uno solo.
L'impianto di Iren è un'opera pubblica?



E' la risposta a questo quesito che cambia la storia della città e il modo di gestire i suoi scarti.
Se il mostro di Ugozzolo fosse un'opera pubblica non vi è alcun dubbio che la sua realizzazione andava messa a gara europea, per raccogliere la migliore proposta che, a parità di performance, garantisse il prezzo migliore e quindi un vantaggio per i portafogli dei contribuenti, oltre che il minor impatto ambientale.
Se l'industria insalubre di classe prima che sta sorgendo allo Spip è un'opera privata, come pare proprio essere, allora il titolo edilizio pare proprio necessario, se non altro per garantire all'ente locale l'incameramento degli oneri, la valutazione dei manufatti, la rispondenza insomma degli edifici alle norme vigenti.
Iren, o chi per essa, scelga una volta per tutte da che parte porsi.

Stiamo parlando del settore pubblico o del settore privato?
Non c'è una terza via, che invece Provincia ed Iren sostengono esistere.
E nemmeno una seconda Via, perché quella vigente è l'unica a cui poter fare riferimento.
E siamo così giunti all'argomento che vogliamo oggi proporre all'opinione pubblica, l'ennesimo scoop che arricchisce la galleria del Pai di Parma, già ricchissima di molti trofei.
Ci si chiede se il cantiere necessiti dell'autorizzazione edilizia, ma la risposta già la conosciamo.
Basta andarsi a leggere le carte.
Il documento che presentiamo oggi è pubblico.
Si tratta della delibera 938/2008 della giunta provinciale di Parma, che il 15 ottobre del 2008 diede parere positivo alla procedura di Via e di Aia per il progetto del Pai.
Presenti tutti i componenti la giunta provinciale tranne Gabriella Meo, la decisione passò all'unanimità.
Scorrendo la delibera provinciale, a pagina 7, punto 3, vengono elencati gli atti a cui è finalizzata la procedura di Via.
Seguono 10 atti, come il certificato prevenzione incendi e l'autorizzazione dei beni paesaggistici.
Ma al punto 9 la sorpresa.
Recita il testo: autorizzazioni o atti di assenso: permesso a costruire; Amministrazioni competenti: Comune di Parma.
La Provincia di Parma è quindi ben conscia della necessità della concessione edilizia, al punto da elencarla con puntiglio nella delibera ufficiale che da di fatto il via all'operazione forno.
Da quel giorno però le tracce del permesso a costruire si perdono nei meandri.
Nessuno lo cita più, nessuno lo chiede, lo domanda, lo pretende.
Viene da chiedersi il perché.
Che cosa possa nascondere questa disattenzione o caduta improvvisa di memoria.
Come mai Iren non ha proceduto a formulare la richiesta del titolo edilizio?
Quali conseguenze avrebbe comportato tale richiesta?
Quali oneri?
Quali controlli?
Siamo di fronte ad un forte dubbio sulla legalità dell'iter autorizzativo del forno inceneritore, sbrecciato in più occasioni da mille incidenti di percorso.
Il Pd che oggi tuona contro gli illeciti della macchina comunale legati alla gestione del verde si fa improvvisamente silente su questo fronte, che meriterebbe altrettanto rigore.
Anzi, davanti all'ipotesi di un abuso, rilancia confermando ad occhi bendati la validità degli atti.
Ci si domanda anche cosa stia facendo la minoranza in consiglio provinciale.
Se esista, se fiati, se si sia mai posta il problema.
Hanno dato fuoco alle micce in qualche seduta mettendo a dura prova la tenuta di nervi della maggioranza?
Qual'è il loro ruolo in Provincia, se non quello di un soffocante controllo del governare dell'attuale maggioranza?
La giunta che oggi non sa nulla del permesso di costruire è la stessa che ha sottoscritto la delibera 938, dove il titolo è richiesto.
Il presidente Bernazzoli, all’indomani dello stop al cantiere aveva annunciato un’inchiesta interna agli uffici della Provincia per verificare se ci fossero state irregolarità, assicurando che eventuali abusi sarebbero stati perseguiti immediatamente. Noi, da comuni cittadini senza particolari competenze tecniche, la magagna l’abbiamo trovata in pochi giorni.
In Provincia a che punto è l’inchiesta?
Caro Presidente, prenderà provvedimenti o era così per dire?

Associazione Gestione Corretta Rifiuti e Risorse di Parma - GCR

Parma, 25 luglio 2011

+24 giorni dallo stop del cantiere dell'inceneritore di Parma

+420 giorni dalla richiesta a Iren del Piano Economico Finanziario del Pai, forse perché l'inceneritore costa 315 milioni di euro?

Link delibera:
http://www2.provincia.parma.it/page.asp?IDCategoria=1259&IDSezione=0&IDOggetto=288446&Tipo=Delibera

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